clausole di salvaguardia prevedono l'aumento dell'Iva
Una minaccia che incombe sui conti degli italiani. E' con la
manovra 2011 infatti che per la prima volta sono state introdotte le clausole
di salvaguardia, che prevedono aumenti automatici di aliquote Iva e delle
accise nel caso in cui non si raggiungano una serie di obiettivi del bilancio
dello Stato. L'attuale legge di Bilancio ha però il "merito" di aver
spinto la posta decisamente verso l'alto (siamo arrivati a 23,1 miliardi di
aumenti Iva) e di averla proiettata fino al 2020, perché spostarla al 2019 non
sarebbe stato sufficiente a convincere la Ue a lasciar perdere la procedura
d'infrazione a carico dell'Italia.
Le clausole di salvaguardia prevedono l'aumento dell'Iva (l'imposta sul valore aggiunto, incorporata nel prezzo di vendita di beni e servizi, che va dal 10% per la tariffa ridotta al 22% per l'aliquota ordinaria) e delle accise nel caso in cui non si raggiungano determinati obiettivi di bilancio. Per evitare che quindi manchino le coperture a una serie di spese già effettuate o comunque previste, si stabilisce che "scattino" in automatico gli aumenti. Repubblica.it 21 Dicembre 2018
Le clausole di salvaguardia prevedono l'aumento dell'Iva (l'imposta sul valore aggiunto, incorporata nel prezzo di vendita di beni e servizi, che va dal 10% per la tariffa ridotta al 22% per l'aliquota ordinaria) e delle accise nel caso in cui non si raggiungano determinati obiettivi di bilancio. Per evitare che quindi manchino le coperture a una serie di spese già effettuate o comunque previste, si stabilisce che "scattino" in automatico gli aumenti. Repubblica.it 21 Dicembre 2018
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