l'analisi di Unicredit sulle previsioni BTP 2020.
Secondo gli analisti di piazza Gae Aulenti, è innegabile che
lo spread Btp Bund abbiamo segnato nel corso del 2019 una contrazione
significativa. Il merito del miglioramento, questo va detto, è stato delle
mutate condizioni politiche. La maggiore stabilità che il governo PD 5 Stelle
sembra essere in grado di garantire rispetto alla precedente esperienza Lega 5
Stelle, ha rasserenato gli investitori contribuendo al calo dello spread.
I numeri lo dicono chiaramente: lo spread Btp Bund è sceso
dai circa 250 punti base di inizio anno a 140 punti base
Insomma per lo spread è tempo di far festa e anche per i
BTP.
Secondo gli analisti di Unicredit in una fase che è
caratterizzata da tanta liquidità in eccesso e da rendimenti
negativi, sarà sempre più difficile non prendere in considerazione i tassi che
sono offerti ancora dai BTP. Questa difficoltà è destinata a diventare quasi
impossibilità all'inizio del 2020 quando verranno definiti portafoglio e
strategie per i 12 mesi seguenti.
Gli analisti di Unicredit prevedono che il quantitative
easing della BCE possa essere in grado di offrire un valido sostegno ai
BTP grazie all'acquisto di ben 2 terzi dell'ammontare delle emissioni.
Di conseguenza è molto probabile che lo spread Btp Bund
possa scendere fino a 125 punti base già all'inizio del nuovo anno.
Il calo dello spread Btp Bund a inizio 2020 non per forza di
cose significherà diminuzione del differenziale di rendimento per tutto l'anno.
Secondo Unicredit è probabile che nel medio termine i
fondamentali macro dell'Italia, molto deboli, possano condizionare
negativamente BTP e spread. Non solo fattori domestici, però, perchè anche il
calo della propensione al rischio causato dal rallentamento economico in
Usa, potrebbe condizionare negativamente i BTP e i titoli di stato
italiani.
Concretamente il peggioramento del contesto di riferimento
si tradurrebbe in un aumento dello spread Btp Bund che salirebbe dai 125 punti
base di inizio anno a 150 punti base previsti per la fine dell'anno. Un
incremento contenuto se si considerano quelli che sono i motivi indicati come
responsabili del movimento rialzista tra cui, appunto, le difficoltà economiche
dell'Italia.
Secondo gli analisti di Unicredit, infatti, se dovesse
saltare la condizione che ha permesso allo spread di calare nella parte finale
del 2019, ossia il ritorno della stabilità politica, allora il
differenziale di rendimento tra Btp a 10 anni e Bund tornerebbe a crescere.
In particolare, secondo gli esperti, se ci dovesse essere
una crisi economica a sua volta seguita da elezioni anticipate, allora lo
spread potrebbe tornare a crescere anche fino a 250 punti base. Una crisi di
governo, quindi, sarebbe lo scenario peggiore per l'Italia e per lo spread nel
2020. Borsainside .com
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