domenica 12 gennaio 2020

Posso assumere un parente come colf?


Posso assumere un parente come colf?
Per quanto riguarda i rapporti di lavoro domestico, ad esempio come colf o badante, esiste la possibilità di stipulare contratti di lavoro tra familiari in due ipotesi:
se il familiare datore di lavoro non è autosufficiente;
se il familiare non è convivente e si può dimostrare l’onerosità della prestazione e la subordinazione del lavoratore. Per quanto riguarda marito e moglie, in particolare, è possibile però instaurare un contratto di lavoro domestico solo se il coniuge datore di lavoro fruisce dell’indennità di accompagnamento e si tratta di:
invalido di guerra civile o militare,
invalido del lavoro, che fruisce dell’indennità di accompagnamento prevista dalle disposizioni che regolano la materia;
mutilato o invalido civile che fruisce degli appositi sussidi;
cieco civile.
Per quanto riguarda gli altri familiari entro il terzo grado, invece, è possibile costituire un contratto di lavoro domestico, autocertificando i requisiti per la sua validità attraverso la dichiarazione di responsabilità presente nella denuncia di rapporto di lavoro domestico.
Se l’Inps sospetta degli abusi, può convocare gli interessati perché provino:
la corresponsione di una retribuzione per il lavoro svolto (ad esempio con buste paga, bonifici, etc.);
a subordinazione, indispensabile perché si realizzi un rapporto di lavoro dipendente.”

Prova rigorosa del rapporto di lavoro
In quali casi si può dimostrare che il rapporto di lavoro tra parenti è subordinato? Questo è possibile solamente in presenza di determinati indici di subordinazione:
onerosità della prestazione e corresponsione di un compenso a cadenze fisse;
presenza costante presso il luogo di lavoro previsto dal contratto;
osservanza di un orario di lavoro (il titolare si avvale dell’attività del familiare con continuità e programmazione).
Se la presenza di questi elementi è provata (attraverso, ad esempio, la presentazione di buste paga, giornaliere, etc.), il lavoro subordinato è valido a tutti gli effetti, a prescindere dal vincolo di parentela.
Assunzione illegittima del parente: le conseguenze
Che cosa succede se il rapporto di lavoro subordinato tra parenti viene disconosciuto?
Ai fini fiscali, i costi relativi alla prestazione subordinata sono indeducibili dai redditi.
Ai fini previdenziali, l’Inps considera il versamento di contributi come indebito, avvenuto in carenza di presupposto assicurativo: in pratica, i contributi sono considerati come versati per un’attività inesistente, e sono annullabili senza limiti di tempo, poiché manca il presupposto dell’assicurazione.
I versamenti non dovuti sono rimborsabili, ma soggetti all’ordinaria prescrizione di10 anni. Se, però, viene accertato anche il dolo del contribuente, la contribuzione indebitamente versata non viene restituita. la legge per tutti

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