martedì 11 marzo 2014

Visite mediche Tiket

Buongiorno
dovendomi operare prossimamente di cataratta oggi chiedevo al CUP una prenotazione di visita di controllo presso il reparto di Oculistica.
Mi dicono che i medici di oculistica non hanno fornito il calendario delle visite e tuttora non ci sono visite disponibili nel reparto.
Come è possibile sapere quando sarà disponibile il prossimo calendario?
Bisogna forse fare un ricorso al TAR?
GR

risposta
il sistema di prenotazioni on line è talmente complicato che scoraggia di utilizzarlo è più facile prenotare un viaggio in Cina che una visita medica
Senza contare che il calendario di visita spesso non è disponibile per cui per prenotare bisogna aspettare che bontà sua il reparto pubblichi il calendario di visita.
Queste richieste alla p.a. di fatto non hanno tutela.
Il servizio sanitario nazionale si sta spostando da eseguire prestazioni gratuite o con tiket a garantire un servizio a pagamento con prezzi controllati.
I costi ed i cattivi controlli nella spesa non consentono che questo.

lunedì 10 marzo 2014

La cena

La cena
Antonio aspetta con ansia il fine settimana per trascorrere  a cena alcune ore in compagna degli amici di sempre.
Basta poco per ridere ricordando cose, persone, situazioni di una vita che si è trascorsa insieme a scuola in vacanza durante le pause del lavoro.
Le case diventano sempre meno ospitali.
C’è Antonia che avrebbe una casa accogliente, ma la cameriera è in vacanza.
Giovanna avrebbe la taverna ma ha lavorato tutta la settimana in casa è il sabato di festa preferisce trascorrerlo fuori.
Per fortuna che c’è la Franca che ancora voglia di spignattare e qualche volta improvvisa dei pranzetti coi fiocchi, ma esaurita la buona volontà della Franca bisogna decidere dove andare a cenare.
Ci sono difficoltà a scegliere il locale per degli amici che vogliono ritrovarsi?
Sì, e sono più di quelle che si credono.
C’è Antonio che preferisce andare  a ballare .
Gli è venuta la fissa del liscio anche perché con gli anni se beve gli viene acidità di stomaco e se mangia un po’ di più non dorme per difficoltà nella digestione.
Quindi bisogna convincerlo che non può tradire gli amici e di prendere con sé un potente digestivo o di mangiare di meno.
Ma dove andare?
Franco ha la mania della torta fritta vuole andare nei locali dove la preparano. Non  tutti i ristoranti, però, tengono a menù questo piatto.
La torta è un pietanza piacentina consistente in una pastella fatta friggere. Il calore dell’olio la fa gonfiare e quando è bella dorata la si mangia bollente accompagnata ai salumi o al gorgonzola.
E’ un piatto appetitoso. Viene proposto soprattutto nei ristorantini di campagna.
Alcuni del gruppo sono contenti di approdare in  quei locali ruspanti, ma altri preferiscono locali con un servizio migliore dove il cameriere è meno campagnolo e più raffinato, ti serve con più sussiego e ti versa il vino quando il bicchiere lo richiede.
Insomma un po’ di tono anche nelle serate con amici non guasta mai.
Così si comincia  a discutere sul locale.
Se poi di decide di prenotare il giorno prima anche quei pochi locali che hanno un buon prezzo, un buon servizio , un buon menù e non sono troppo lontani risultano già prenotati e non rimane neppure un posticino per il gruppo dell’ultimo minuto.
Allora si ripiega sul locale più caro meno distante che però propone sempre le stesse cose che a ben guardare non sono poi così apprezzate da tutti.
Così alla lunga il gruppo si sfalda
Antonio si defila e se ne va in balera, Franco prenota direttamente la torta fritta all’insegna del chi mi ama mi segua, ma non lo segue nessuno.
Franca ha deciso che non ha più voglia di stare del tempo ai fornelli se deve  misurarsi solo con i menù fissi dei ristoranti e invita nuovi amici disposti come lei a cimentarsi con inedite ricette.

La cena da settimanale diventa mensile, poi annuale; così le discussioni per scegliere il locale si fanno una volta sola.

I libri

I libri
Antonio è uno scrittore di manuali tecnici.
Dopo una attività poliennale nell’industria è passato alla libera professione ed infine ha trovato la sua collocazione nello scrivere manuali tecnici.
Non è stato facile piazzarsi in un mercato dominato da coloro che per titolo sono i più qualificati, ma a volte l’esperienza sul campo è più apprezzata della più raffinata teoria che non risolve però i problemi di chi acquistato il manuale.
Passando dalle pubblicazioni di carattere generale alla monografia e ai formulari Antonio è riuscito  a realizzare un numero discreto di libri che gli danno, oltre che da vivere, anche un ruolo di esperto nel settore che lui apprezza molto.
Una attività che non danneggia nessuno anzi che trova il complemento nel lavoro della concorrenza.
Si direbbe che un lavoro del genere non abbia possibilità di cessare  in fretta, ma invece la crisi economica che ha colpito un po’ tutte le  attività lavorative  e la rete che ha messo in circolo gratuitamente una serie di informazioni ha mandato fuori mercato quel tipo di pubblicazioni cartacee i relativi gli aggiornamenti e anche i nuovi manuali.
La vena creativa si è inesorabilmente inaridita.
Le proposte di Antonio ad un certo punto sono state praticamente escluse dalle scelte  dei direttori editoriali.
Non servono in questo caso lettere di licenziamento basta fare morire i libri negando l’autorizzazione a nuove riedizioni e bocciare sistematicamente le nuove proposte editoriali.
Antonio, che di soddisfazioni e di attività lavorativa ne ha svolta quanto a lui basta per non ricercare altri impieghi, ne ha fatto un piccolo cruccio e poi si è rassegnato  a trastullarsi con i suoi problemi invece che nei manuali sui vari social network che ora vanno di moda.
Un po’ se la è presa con questi direttori editoriali che lo scaricato senza molto preavviso, un po’ ha ritenuto che era l’ora di cessare di sbattersi e di interessarsi più tranquillamente di altri suoi affari.
Una cosa gli è dispiaciuta.

I libri, che lui amava come figli, sono morti perché un libro tecnico non aggiornato scompare rapidamente nella memoria dei suoi lettori.

Prostata prevenzione

Stile di vita e prevenzione

Come raccomandato per numerose altre patologie, anche nel caso delle affezioni della prostata, un'alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura (soprattutto ortaggi gialli,zuccaarancia, pesca, albicoccanespolapompelmo, nettarina, peperonemelone, limone, carota, kakiclementina, mandarino, pomodori e peperoni dotati di proprietà antiossidanti, sostanze ricche di vitamina A, D, E ed il Selenio) non può che essere utile. 
Dieta della frutta e della verdura: giallo e dell'arancio. I frutti e gli ortaggi di questo colore contengono il beta-carotene (phytochemical) che possiede un'elevata azione antiossidante e provitaminica, grazie alla quale protegge le cellule dal danno causato dai radicali liberi.
Il beta-carotene, dal punto di vista chimico è il precursore (sostanza da cui ne viene prodotta un'altra attraverso il metabolismo) della vitamina A, che partecipa alla crescita, alla riproduzione  e al mantenimento  dei tessuti; interviene, inoltre, nella funzione immunitaria e nella visione.
Il beta-carotene viene assorbito con i grassi presenti nella dieta.
Un'altra famiglia di composti molto importante che caratterizza questo gruppo di alimenti è quella dei flavonoidi.  I flavonoidi ostacolano la formazione dei radicali liberi e la loro azione avviene principalmente a livello gastrointestinale.

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Al fine di evitare o attenuare le infiammazioni della prostata, inoltre, è necessario favorire quanto possibile il flusso delle vie urinarie. Per questo motivo, bere spesso, anche fuori pasto o quando non si ha particolarmente sete, è fortemente raccomandato. Bere tanta acqua, inoltre, significa migliorare le funzioni intestinali, e dato che le malattie della prostata si combattono e si prevengono anche evitando la stipsi, ciò non può che costituire un ulteriore stimolo a bere liquidi o alimenti che ne siano ricchi. Attenzione, quindi, al sale: un uso eccessivo, infatti, favorisce la ritenzione idrica. Un'alimentazione ricca di grassi (specie quelli saturi) così come l'ingestione di carne rossa  aumentano l'incidenza delle neoplasie della prostata. L'azione dei grassi si potrebbe collegare ad un aumento della produzione del testosterone ed una diminuzione dell'assorbimento della vitamina A.

Più in generale, uno stile di vita sano ed equilibrato aiuta a prevenire le malattie della prostata. Attenzione al fumo, fortemente controindicato. Moderazione anche con gli alcolici. La birra, in particolare, è assolutamente da evitare quando si soffra di patologie prostatiche: il luppolo, infatti, può favorire la congestione della prostata.

L'attività sessuale può essere regolare e comunque bisogna evitare tutti quei rapporti a rischio suscettibili di trasmettere infezioni o patologie dannose, in modo diretto o indiretto, anche per la prostata.

Stare seduti a lungo, infine, non aiuta. Se il lavoro costringe a lunghi periodi alla scrivania, il consiglio è quello di alzarsi ogni tanto e fare qualche passo. Se la sedentarietà è da combattere, anche gli sport troppo "pesanti" sono però da evitare. Da preferire, secondo gli specialisti, sono invece il nuoto e le lunghe camminate. Attenzione o, comunque, cautela, con la bicicletta, la moto, il motorino, l'equitazione ed il canottaggio, così come i lunghi viaggi in macchina. Questo tipo di attività, infatti, causano delle sollecitazioni traumatiche che si ripercuotono su tutto il pavimento pelvico, irritando di conseguenza anche la prostata, che può, in soggetti predisposti, infiammarsi e dare disturbi.

Poesie se vuoi vincere lascia perdere.

Ve vuoi vincere lascia perdere.

Quando esci dal ventre di tua madre inizia una grande corsa.
Corri  a scuola, corri nel lavoro corri nella vita.
Tutti ti dicono che devi correre per raggiungere i tuoi obiettivi.
Poi improvvisamente sei fuori.
Sei fuori dal lavoro perché sono arrivati altri più determinati e più in forza di te,
 sei fuori dalle relazioni perché i rapporti si modificano con il tempo.
Non ti resta che raccogliere le tue energie e ricominciare di nuovo con diverse motivazioni più ritmate alle tue capacità.
Meno affanni e più tempo libero.
Meno voglia di arrivare e più attenzione ai particolari e ai rapporti che più contano.
Inizia il tempo della riflessione, meno irruenza e meno spreco di energie.
Più voglia di starsene seduti sulla panchina ad attendere il tramonto del sole.