giovedì 3 gennaio 2019

legge salva mare.

“Ho già depositato al Consiglio dei Ministri la legge salva mare dove mette al centro la figura dei pescatori come alleati della salvaguardia del mare e non in contrapposizione. Per salvaguardare e tutelare l’ambiente dobbiamo fare rete. Se ci mettiamo in una posizione di contrapposizione sbagliamo.

Loro, i pescatori e non solo loro, ma anche le associazioni che si vogliono mettere a disposizione, grazie alla legge potranno fare rete”. Lo ha affermato oggi, a Napoli, il Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, intervenendo alla conferenza “Politiche, Ecosistemi e Biodiversità: strategie per la tutela degli ecosistemi acquatici e terrestri dall’inquinamento delle plastiche”, svoltasi alla Federico II e nell’ambito della quale sono stati illustrati anche i risultati di “Ischia Clean Blitz” operazione di tutela dei fondai marini di Ischia condotta dall’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” con la Capitaneria di Porto di Ischia e che ha visto la partecipazione dei pescatori e di tutti i sindaci e comuni dell’Isola. Il Ministro ha incontrato i pescatori che sono stati tra i protagonisti di “Ischia Clean Bitz”.

accoglienza extracomunitari. lavoro

Egregio direttore
Non riesco a capire come si possa coniugare l'accoglienza e l'integrazione agli extracomunitari senza l'opportunità di trovare un lavoro. La condanna all'inedia é la peggiore forma di assistenza.
Serve forse a sostenere enti sostenuti con fondi pubblici che danno lavoro a chi sono occupa di accoglienza.
Distinti saluti Cesare Fedeli

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mercoledì 2 gennaio 2019

Cremona Ammnsitrative 2019 liste civiche

Le elezioni del 26 maggio (comunali accorpate alle europee) con eventuale ballottaggio al 9 giugno, vedranno in campo diverse liste civiche, stando ai movimenti e ai mormorii in corso in città anche in alcune cene prenatalizie. Partiamo dai candidati sindaco.
Gianluca Galimberti, pronto al bis con il sostegno del Pd, della sua
lista “Fare Nuova la città”,
lista di sinistra (ex Leu e altri capeggiata dall’attuale assessore Rosita Viola) e molto probabilmente un’altra lista civica tra “non aggregati politicamente” (ex Psi, alcuni ex repubblicani e cattolici).


Centrodestra proseguono i contatti per trovare un’intesa sul candidato sindaco
gruppo che si riconosce nella parte di Forza Italia guidata dal parlamentare europeo Massimiliano Salini
gruppo “dissidente” dell’ex segretario Iotta
la Lega punta ad avere l’ultima parola sul candidato sindaco: Ferruccio Giovetti (iscritto a Forza Italia) come possibile alternativa.
Fratelli d’Italia ha un nome da proporre
Non è escluso che il centrodestra scelga il candidato sindaco a livello regionale, dopo aver concordato eventuali candidature anche su Bergamo e Pavia.


Movimento 5 Stelle potrebbe candidare come sindaco l’ex assessore Bordi (esperto ambientale).

liste civiche
Claudio Pugnoli, commerciante ed ex presidente Ascom.
ex esponenti della politica di centrodestra attualmente defilati dagli impegni partitici (l’avvocato Ugo Carminati, l’ex assessore in Provincia Chiara Cappelletti, l’ex assessore comunale leghista Jane Alquati).
lista dell’ex ispettore della Digos Carmine Scotti e da Fulvio Rozzi.
Maria Vittoria Ceraso e la sua lista.
ex grillini di scendere in campo con una propria lista.
movimento che fa capo a Pizzarotti, sindaco di Parma, dal nome “Italia in Comune” una sorta di partito dei sindaci che si ispira al civismo puro.
Adinolfi Vitali reddito di maternità

LA bufala
15 liste civiche.
MA quante nuove idee ci sono?

Draghi chiude l’era del quantitative easing

Secondo gli addetti ai lavoro, l’addio al mega-piano di acquisto di debito varato dalla Banca centrale europea nel 2015 non dovrebbe innescare eccessive turbolenze


Si chiude l’era del quantitative easing (QE). Il ‘bazooka’ anti-crisi voluto dal presidente della Bce Mario Draghi esce infatti di scena il primo gennaio. Arma per contrastare la deflazione e per far ripartire il credito delle banche all’economia reale – seguendo le orme delle principali banche centrali, come Federal Reserve e Banca del Giappone – il programma di acquisti messo in campo da Francoforte ha fatto finire nella ‘pancia’ della Bce 360 miliardi di euro, a fronte di un totale di “acquisti netti” di debito dell’area euro arrivato a 2.600 miliardi. La fetta maggiore degli acquisti è stata quella dei titoli pubblici con oltre 2.109 miliardi, mentre la quota rimanente si è suddivisa principalmente tra covered e corporate Bond (per circa 270 e 180 miliardi) e Abs (28 miliardi).

Secondo gli addetti ai lavoro, l’addio al mega-piano di acquisto di debito varato dalla Banca centrale europea nel 2015 non dovrebbe innescare eccessive turbolenze. Neanche sull’Italia. L’azzeramento degli acquisti non significa infatti la fine della politica monetaria espansiva. La Bce, ben consapevole delle fragilità che mettono a rischio il sistema – e su cui ha il suo peso anche la situazione italiana con un Pil finito di nuovo in contrazione nel terzo trimestre e un livello ‘monstre’ del debito – ha approntato un’uscita non traumatica decidendo di reinvestire il capitale dei bond giunti a scadenza in titoli dello stesso Paese.

E a ulteriore garanzia della gradualità della exit strategy, la Bce si è impegnata a reinvestire i bond via via rimborsati “per un periodo prolungato dopo che si sara’ iniziato ad alzare i tassi d’interesse principali, e in ogni caso per tutto il periodo necessario”. Insomma la Bce non avvia il ‘tapering’ e manterrà inalterato il suo portafoglio. A conti fatti, per l’Italia la fine del Qe dovrebbe rivelarsi così quasi indolore anche grazie al fatto che Francoforte ha assicurato un riallineamento soft con la nuova ‘capital key’, la quota detenuta nel capitale Bce in base alla quale si ‘pesano’ gli acquisti di titoli di ciascun Paese.democratica.com

Jack Jaselli via Francigena

Torno a casa (distribuzione Universal), il nuovo disco di Jack Jaselli continuerà – tra l’altro – con il tour, che Jaselli ha deciso di intraprendere lungo la via Francigena, attraversando a piedi la nostra penisola per cercare location particolarissime, che riportino anche la musica dal vivo ai nastri di partenza, al rapporto basico tra artista e pubblico.


Decidere di percorrere 800 km, «a piedi, con lo zaino in spalla e senza scorciatoie», è stata una logica conseguenza. «Non suonerò nei club – precisa in proposito Jaselli – ma vorrei fare i concerti nelle botteghe, nelle realtà di interesse sociale e ambientale. Porterò ovunque la mia musica. E tutto questo ovviamente verrà documentato».

Continua, infatti, il sodalizio tra Jack Jaselli e Real Time, che ha mostrato in anteprima anche il video di Balla e che trasmetterà anche le immagini del tour Torno a casa a piedi.

«Sognavo un palco grande – commenta ironicamente Jack – e me ne sono preso uno da 800 km. Camminare è di moda? Sono contento, io ho sempre camminato e camminando ho sempre capito qualcosa in più. Il viaggio offre immagini eterogenee, ma questo prescinde dal fatto che, alla fine, si torni sempre a casa».

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