Spetta al giudice ordinario la giurisdizione sulla domanda di
condanna al pagamento dell’indennità spettante per il periodo di occupazione
legittima, la quale ha avuto inizio con l’immissione in possesso e fine alla scadenza del termine individuato
per l’acquisizione forzata del bene . Cass. civ., sez. un., 9.2.2010, n. 2788
Qualora prima della scadenza dei termini non sia seguito il
provvedimento di esproprio il giudice amministrativo deve, invece, determinare l’importo
del danno da ablazione illegittima.
Il giudice amministrativo -
in ossequio ad una disposizione costituzionale di garanzia della tutela , art.
113 che è baluardo alla possibilità del legislatore ordinario di procedere ad
una unificazione incongrua per materia - non può includervi anche quanto dovuto
per il periodo di occupazione legittima, la cui valutazione è di spettanza del
giudice ordinario, a norma degli artt. 53, comma 3 e 54 T.U. 8 giugno 2001, n.
327.
La giurisprudenza ha precisato che la pur evidente comunanza tra
la domanda risarcitoria e quella di carattere indennitario può giustificare
l’attribuzione di entrambe allo stesso giudice, essendo indiscusso il principio
generale dell’inderogabilità della giurisdizione, anche per motivi di
connessione. Cons. Stato, Sez. IV, 22 .7. 2010, n. 4825.
Su tale interpretazione di garanzia dei diritti del ricorrente che
deve affrontare due differenti giudizi perché in quello davanti al giudice
ordinario tutela il suo diritto soggettivo all’indennità mentre nell’altro il
suo interesse legittimo al giusto procedimento è conforme anche la più recente
giurisprudenza. T.A.R. Campania, Salerno, sez. II, 9.8.2011
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