Ambiente. Discarica amianto. Corruzione. Annullamento Autorizzazione integrata ambientale.
La Procura di Milano ha aperto una inchiesta
sulla corruzione attorno all’autorizzazione per la discarica di amianto
cremonese di Cappella Cantone.
Dopo
il sequestro della discarica di Cappella Cantone e l'arresto del vicepresidente
del consiglio regionale lombardo di un imprenditore e del dirigente ARPA il
procedimento penale non si è ancora chiuso.
l
Tar di Brescia ha depositato lunedì 1° agosto 2011 le motivazioni che hanno
rigettato il ricorso presentato per richiedere la sospensiva del procedimento
relativo al sito di stoccaggio controllato di rifiuti non pericolosi contenti
amianto di Cappella Cantone (Cremona).
Secondo il Tar di Brescia «non sussistono per il momento i presupposti per concedere una misura cautelare sospensiva». «Tutti i passi procedimentali sono stati oggetto di valutazione da parte del Tar che ha considerato corretto l'operato della Regione sia per quanto riguarda le relazione fra Aia e Via, che per quanto concerne il Piano delle Cave.
Secondo il Tar di Brescia «non sussistono per il momento i presupposti per concedere una misura cautelare sospensiva». «Tutti i passi procedimentali sono stati oggetto di valutazione da parte del Tar che ha considerato corretto l'operato della Regione sia per quanto riguarda le relazione fra Aia e Via, che per quanto concerne il Piano delle Cave.
Il sito di stoccaggio monorifiuto previsto a Cappella Cantone rientra nel Piano Regionale Amianto Lombardia (Pral) e contribuirà in maniera significativa al raggiungimento dell'obiettivo stabilito dalla Regione di una Lombardia libera da amianto entro il 2015.
Successivamente il T.A.R., attendendo gli
sviluppi dell’inchiesta penale, alla luce del sequestro già in atto sull’area
di Cappella Cantone ha ‘fermato il procedimento amministrativo sospendendo il
decreto di Autorizzazione integrata ambientale rilasciato per l’impianto dalla
Regione
E’ stato ritenuto inutile aggiungere un
ulteriore provvedimento non essendoci possibilità di utilizzo dell’area. Il
sito è finito sotto sequestro (ed è a rischio confisca) nell’inchiesta sulle
presunte tangenti per l’autorizzazione. Dal momento che il sito è sotto sequestro,
non può essere utilizzato.
Nessun commento:
Posta un commento