Racconti da New York. Empire State Building
L’Empire state building è
stato per un anno il grattacielo più alto della città.
Tenere un record per un anno
non è stata cosa facile, ma c’è da dire che detto primato non è durato molto.
E’ lo spirito della città
quello di superarsi sempre.
Il panorama è emozionante.
La cosa più simpatica, dopo
l’eccezionale vista, è il commento ai vari punti di osservazione.
La commentatrice, una italiana
che vive da anni a NY, è sicuramente più newyorkese che romana.
Anche se ama molto la città
eterna il fascino di NY la ha definitivamente conquistata.
Lei i grattacieli li chiama
per nome, ognuno ha la sua storia che lei ci racconta con entusiasmo .
Sono abbinati a ricordi personali
o a fatti che riguardano la città.
La biblioteca nazionale dove
d’inverno andava a studiare per stare
più al caldo che in casa o dove d’estate al contrario frequentava per recuperare un
po’ di fresco essendo le sale condizionate mentre a casa sua si moriva di caldo.
Central Park dove portava i
figli a giocare.
Il Museo di storia naturale
dove portava spesso i figli per fargli conoscere la terra su cui viviamo o per rimirare le
stelle nel planetario e conoscerne i segreti.
Sono tutti luoghi della sua
storia personale con la città.
L’Est river ad est le dà lo spunto per suggerirci un itinerario.
E’ bello fare una gita con il
battello e circumnavigare l’sola di Manhattan, ci propone.
Andateci così potete godervi
da vicino tutti i grattacieli che, assicura, hanno tutti un loro nome e danno
l’idea dello spirito della città volto a stupire il visitatore.
A sud la statua della Libertà
ed Ellis Island.
Siamo tutti impegnati a
ricostruire questi luoghi simbolo della città e della sua storia di libertà e di
immigrazione, afferma con forza.
A nord Central Park.
Un appartamento di tre stanze
qui sulla quinta Avenue costa dieci milioni di dollari, ci informa.
Lì abitava John Lennon quando
è stato assassinato.
Andate a vedere Strawberry Fealds a Central Park.
E’ una fortuna riservata ai
super ricchi vivere con la vista di Central Park.
A sud Battery Park, la borsa e
lì vedete lì accanto c’erano le torri gemelle.
Lì è Ground Zero,continua, il luogo
della memoria dove, nella vicina chiesa di St. Paul, i superstiti hanno lasciato gli ultimi
messaggi ai loro cari scomparsi nell'attentato.
Ora stanno ricostruendo un
grattacielo.
Lì vicino c’è la borsa: non
dimenticate di andare a farvi fotografare dinanzi al toro di bronzo. Porta
fortuna.
A due passi da non perdere
c’è l'American’s Indian Museum.
Il museo degli indiani
d’America che raccoglie cimeli e testimonianze degli originari abitanti del
nord e del sud America.
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