I Comuni hanno aumentato l’aliquota dell’Imu sulla
prima casa poiché il Governo aveva assicurato che avrebbe rimborsato il totale della
IMU prima casa, quindi più soldi in cassa senza fare sborsare un euro di tasse ai
cittadini
Il Consiglio dei ministri, però, ha cancellato per il 2013 la seconda rata Imu
sulla prima casa, ma contemporaneamente ha approvato una norma che impone ai
Comuni che hanno alzato l’aliquota di far pagare, a gennaio, metà della somma
in più ai cittadini mentre l’altra metà verrà ristorata dallo Stato.
Un giochetto fra dirigenti dello Stato
e quello degli enti locali. Non direi quanto piuttosto una prova di forza.
Sono i Comuni a dovere tagliare la spesa, specie
quella del personale, o è lo Stato doverlo
sfare.
Tagliando le spese di personale i dirigenti
perdono, oltre che stipendio, funzioni.
Così si gioca a moltiplicare tasse, denunce
e accertamenti dimostrando che le esigenze del contribuente non interessano a nessuno.
E’ bellissimo aspettare tutti i
giorni di sapere se ci sarà una nuova tassa , attendere la precisazione di
un’aliquota o di una scadenza.
Dovere aggiornare i conti fatti con apprensione la sera
precedente andare a dire al direttore di banca che serve una scopertura più
consistente per pagare le imposte dovute.
Aspettare poi che ti paghino la pensione che te la aumentino
o te la decurtino è una adrenalina fantastica!
E’ un sistema di concentrazione che ti invita ad investire
di più e a credere in questo paese e nella sua classe dirigente.
Ed è giusto pagarla profumatamente per tutte queste
emozioni.
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