domenica 21 settembre 2014

Roma. Freccia Rossa.

Roma. Il viaggio.
Raggiungere Roma con treno non è un problema, basta prendere il Freccia Rossa.
Il problema è se non abiti in una città dove il Freccia Rossa non si ferma.
Per esempio se il viaggiatore abita  a Cremona dove non esiste un a linea ferroviaria diretta per la Capitale dovrà prendere necessariamente una coincidenza.
Quali complicazioni inutili!
Basta andare in una città dove il treno super veloce si ferma ossia Milano.
Se tutti abitassero a Milano la cosa sarebbe semplicissima.
 Tutti i treni portano a Milano.
" Milano" obietta il viaggiatore " è a nord quindi è necessario allungare il percorso per prendere la benedetta coincidenza"
"Perché devo Andare a Milano per prendere un treno allungando il percorso di 150 km?"
La risposa del bigliettaio è semplice "Questi sono i flussi di traffico e non si può andare contro la razionalizzazione delle tratte ferroviarie.
"Se io invece volessi fare un percorso più breve risparmiando sul biglietto? in tempi di crisi non è una cosa da trascurare!"
"Beh allora puoi fare Fidenza. In questo caso per razionalizzare abbiamo messo i pullman stesso percorso del Treno ma per fare 34 km ci vogliono 55 minuti.
Non si preoccupi è un percorso bellissimo in mezzo alla campagna della Bassa. Strade tortuose, ma interessanti. Gli incontri sono multietnici perché i treni slow sono frequentati soprattutto da stranieri che vogliono risparmiare sul prezzo del biglietto e non hanno gran fretta."
Quel giorno un simpatico nordafricano di fretta non ne aveva proprio.
"Perché il treno deve partire in orario?" chiede curioso al conducente  del pullman "Mia moglie è andata a prendere l'acqua."
Mostra allo stupito conducente la parte superiore della carrozzina dove riposa un simpatico bambino tranquillissimo che si succhia il pollice.
Le ruote su cui collocare la culla sono già state riposte nel bagagliaio. Il conducente non vorrà di certo assumere un comportamento razzista partendo in orario e conseguentemente lasciando il bimbo senza una parte fondamentale della sua carrozzina?
"Io deve prendere la coincidenza per Bologna." sussurro al conducente per paura di essere colpevolizzato per un comportamento razzista.
A questo punto l'incaricato di pubblico servizio si fa sentire.
"Non possiamo partire in ritardo perché lei deve prendere l'acqua, questo è un servizio sostitutivo del treno i viaggiatori devono prendere delle coincidenze."
Poi rientra nella dura realtà ferroviaria.
"Lei dove  deve scendere? mi mostri il biglietto."
Irritato da un comportamento palesemente razzista il nordafricano scuro in volto - si fa per dire - non riesce a nascondere la malcelata rabbia e tira fuori dalla tasca destra il portafoglio per mettere in mano al conducente una banconota da venti euro, senza specificare la destinazione finale del suo viaggio."
L'autista è perplesso deve affrontare l'ira dei viaggiatori che devono prendere la coincidenza o assumere un comportamento razzista chiudendo definitivamente le sporte spezzando il fragile legame tra carrozzina e relative ruote o temporeggiare iniziando la procedura per staccare i biglietti pur non sapendo la destinazione finale?
Sceglie una strada ulteriore si rivolge direttamente ai viaggiatori.
"I miei colleghi mi dicono di stare tranquillo perché io sono uno che vuole fare rispettare l'orario, però la moglie deve prendere l'acqua per il bambino?"
Capisco le sue perplessità e sono solidale col nordafricano anche a rischio che altri viaggiatori perdano la coincidenza.
Il silenzio dei viaggiatori è inevitabilmente interpretato come un atto di assenso alla richiesta di attesa che proviene dal cuore del continente nero.
Finalmente dopo una decina di minuti con grande calma partiamo.
Noto che il controllore non ha staccato ancora i biglietti per i passeggeri ritardatari, forse per non perdere ulteriore tempo.
Il percorso è piacevole in mezzo alla campagna. Ci sono tre fermate nei 34 chilometri di percorso così uno riesce a non soffrire troppo per le continue curve.
Mia figlia tornata il mese scorso dalla Birmania mi aveva parlato del piacere di usare i trasporti locali del paese asiatico.
Il viaggio è sì lungo secondo i nostri parametri, ma se si vuole entrare nello spirito del paese bisogna adeguarsi alle sue usanze.
Io effettivamente avrei preferito viaggiare ad una velocità più sostenuta, ma pensando che trasportarsi  fast è più costoso e implica un itinerario più lungo di circa cento chilometri alla fine ho scelto il viaggio slow.
Abbiamo un bonus di circa un'ora per la coincidenza per Bologna per cui non mi preoccupo molto.
Era anni che non mi capitava di percorrere  fare 34 km in 55 minuti devo dire che è una esperienza strana.
Se non hai urgenze dettate dal lavoro, viaggiare con un'ora in più rispetto al percorso normale non è una grande preoccupazione.
Certo il pendolare che deve percorre quel tratto tutti i giorni e magari prendere una coincidenza per recarsi al posto di lavoro ha qualche problema in più che deve risolvere per garantire ali investimenti infrastrutturali tutto il sostegno economico possibile.
Se ci fossero solo poche città servite dai freccia rossa sarebbe razionalizzate finalmente il nostro sistema di trasporto.
Solo poche fermate così il treno viaggerebbe a velocità fantastiche.
Il fenomeno di inurbamento dalle campagne alle città potrebbe riprendere con un nuovo assioma dalle città alle metropoli.
Concentrare gli investimenti realizzare utili favolosi dal congestionamento e dalle opere strutturali che ne derivano per renderlo più fluido.
Andare in alto verso il cielo con i grattacieli e nelle viscere della terra con metropolitane sempre più tecnologiche.
Tutto automatizzato con pochissima occupazione: il centro riservato ai mega ricchi e agli acquisti nelle periferie le case  a basso costo per gli altri.
Scendere a Fidenza è rientrare nella media velocità dai locali si passa ai regionali.
Il viaggio è più comodo il treno riprende una andatura più sostenuta.
A Bologna è bellissimo l'organizzazione ferroviaria raggiunge punte di eccellenza.
Pensate ci sono tre binari numero uno!
Scegliere quale binario scegliere è solo questione di logica.
E’ chiaro che i binari uno est ed uno ovest sono riservati al traffico locale.
La linea principale quella riservata alle frecce rosse non può essere che quella del binario numero uno.
La conferma l’abbiamo un minuto prima della partenza quando il quadro elettronico si illumina e appare senza tema di dubbio il numero del binario sul quale transita la nostra freccia.

La differenza dagli altri treni si nota subito dalla linea elegante dal portamento nobile delle carrozze e soprattutto dalla assoluta distinzione del controllore.

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