Caro Giancarlo
Hai fatto una morte felice.
Dopo una giornata di
lavoro, una corsa sull’argine ti aveva fatto dimenticare le piccole noie della
routine quotidiana.
Ti sei addormentato
nel sonno dei giusti, lasciando nel più sconsolato dolore i tuoi cari.
Io ti vedo col tuo
sorriso conciliante suonare nei grandi spazi
la chitarra e accennare dei passi di danza fra le nuvole fra nuovi amici
in un luogo di pace sconfinata.
Mi piace pensare così: tu sei andato avanti a tenerci un
posto, come solevi fare, perché eri sempre tu ad arrivare per primo.
In tal modo mi pesa meno il gran vuoto per la tua assenza.
Nessun commento:
Posta un commento