FORMULE
Capitolo
10:
1. Richiesta
di retrocessione, artt. 47 e ss. , d.p.r. 327/2001.
All’ ufficio
espropriazione
Oggetto:
Richiesta di retrocessione di opera pubblica non realizzata in tutto o in parte artt. 47 e
ss. , d.p.r. 327/2001.
Il
sottoscritto ………. nato a …… residente a …… in via …………… c.f. ……..
Chiede
la
restituzione delle aree così censite al N.C.T. del Comune di ………. Fg. _____
mapp. ____ (ex ___) di mq ___ corrispondente al N.C.E.U. sez. ___ Fg. ___ mapp.
___, acquisite dal Comune di ……… con decreto di esproprio n. ____ del
____________ / contratto di cessione rep. mun. n. __________ del _______.
Dichiara di essere disponibile a versare
al Comune…..:
il corrispettivo per l’acquisizione
dell’area che sarà determinato dall’ufficio tecnico espropri;
le spese contrattuali.
Distinti
saluti.
Lì……………..
Il
richiedente…………………..
2. Citazione
al Tribunale civile contro il diniego di retrocessione totale
Tribunale
Sezione Civile
Atto
di citazione
del
sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale … ....,
iscritto alle liste elettorali del comune di. . . , rappresentato e difeso come
da mandato in calce al presente ricorso dall'avvocato …………c. f. ……....del Foro
di ……………, con studio ……………, eleggendo domicilio nel suo studio, dichiara di
voler ricevere le comunicazioni al numero di telefax………. o all’indirizzo di
posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta elettronica certificata …………………… comunicato al proprio Ordine.
Fatto
e diritto
Il
sig. …………..è proprietario in comune di………………. dell'area così censita nel NCTR,
foglio ……... mappale ……..
Sull'area
è stata localizzata dal piano regolatore la seguente opera , per la quale il
consiglio comunale di …………ha dichiarato
la pubblica utilità e la indifferibilità ed urgenza.
L’opera
non è però stata realizzata ed il vincolo espropriativo è decaduto essendo
trascorso il quinquennio e mai rinnovato e sono trascorsi dieci anni dal
decreto di esproprio, .art. 46, d.p.r. 327/2001..
Il
ricorrente ha diffidato in data…… il comune alla retrocessione totale
dell’area.
Il
ricorrente a tal punto chiede la retrocessione totale dell’area per i seguenti motivi.
1)Violazione
di legge in rapporto all'art. 46, d.p.r. 327/2001.
Il
ricorrente rileva che sono scaduti i termini di legge e che in particolare il vincolo espropriativo è decaduto, essendo
trascorso il quinquennio e mai rinnovato e sono trascorsi dieci anni dal
decreto di esproprio, art. 46, d.p.r. 327/2001.
La
giurisprudenza sostiene che nell'ipotesi di retrocessione totale,
contraddistinta dalla mancata realizzazione dell'opera prevista dalla
dichiarazione di pubblica utilità - ivi compreso il caso della sostituzione con
un'opera completamente diversa da quella programmata sussiste un vero e proprio
diritto soggettivo dell'originario proprietario ad ottenere la restituzione del
bene oggetto della procedura ablatoria
alla cui tutela è deputato il giudice ordinario [1].
Ciò
posto l’attore a mezzo del suo costituito legale rappresentante
cita
l'ente
espropriante nella persona del suo legale rappresentante pro tempore
davanti
al Tribunale adito di per sentire accogliere le seguenti conclusioni.
1)
accertare il diritto soggettivo del richiedete alla retrocessione totale del
fondo non utilizzato nei termini di legge.
A
tale fine invita il convenuto a costituirsi in giudizio nel termine e nelle
forme stabilite dall'art. 166 c.p.c. ed a comparire all'udienza del dinanzi al
Consigliere Istruttore che sarà ritualmente designato, con espresso
avvertimento che, in difetto, si procederà in loro contumacia.
Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, d.p.r.
2002, n. 115, mod. si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del
contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di
euro ….
Spese
ed onorari rifusi
Si
depositano i seguenti documenti:
1)
Decreto di esproprio.
2)
Diffida.
Li
……….
Avvocato……………..
Mandato
Io
sottoscritto…………… nato a……………….. il…………… delego a rappresentarmi e difendermi
nel presente giudizio,con tutti i poteri di cui all'art.84 c.p.c.. e con
facoltà di conciliare e transigere l'avvocato …………………presso il cui studio
eleggo domicilio,per tutti i gradi del presente giudizio.
Lì
……………
Ricorrente…………………..
per
autentica
Avvocato………………
Relata
di notifica
A
richiesta del sig………….. io sottoscritto ufficiale giudiziario addetto al
tribunale di ……………..certifico di aver notificato il su esteso atto al legale
rappresentante dell'ente espropriante……………
3. Ricorso al T.A.R. contro il diniego di
retrocessione parziale
Al Tribunale Amministrativo Regionale
Ricorso
del
sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale n. ....,
rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso
dall'avvocato. ………c. f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………, eleggendo
domicilio nel suo studio, dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero
di telefax………. o all’indirizzo di posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta
elettronica certificata ……………………
comunicato al proprio Ordine, ex
art. 136, d. lg. 104/2010,
contro
il
sindaco del comune di………..
per
ottenere
la retrocessione parziale
del bene per mancata esecuzione dell'opera pubblica, artt. 47 e 53, d.p.r.
Fatto e diritto
il
sig. ………………, come sopra rappresentato, fa presente quanto segue.
Egli
è proprietario di una area edificata sita nel comune di via di cui il piano
particolareggiato disponeva la demolizione per la realizzazione di verde
pubblico.
Successivamente
con variante al piano regolatore regolarmente approvata si disponeva la
conservazione degli immobili alla loro funzione residenziale ritenendoli di
interesse storico. la realizzazione dell’intervento
solo per una parte dell’area di proprietà del richiedente catastalmente così
determinata ……fg………….. e mapp…… .
Con
diffida……. il ricorrente ha ingiunto al Comune di accertare che i beni così come determinati
……fg………….. e mapp…….non servono più alla realizzazione
dell’opera.
Il
ricorrente richiedeva al comune la retrocessione parziale degli immobili e ne
riceveva netto rifiuto.
I
comune afferma che i fabbricati erano stati definitivamente acquisiti
all'amministrazione per fini pubblici e pertanto la domanda non era
accoglibile.
L'istituto
della retrocessione, disciplinato dagli artt. 46 e 48, d. p. r. 327/2001, dà
titolo alla restituzione dei beni espropriati, quando non è stata posta in
essere o non è più utilizzabile l'opera alla cui realizzazione gli stessi erano
stati destinati dalla dichiarazione di pubblica utilità, ovvero quando, pur
essendo stata eseguita l'opera pubblica o di pubblica utilità, emerga che uno o
più fondi espropriati non hanno ricevuto, in tutto o in parte, la prevista
destinazione.
Nell'ipotesi di retrocessione parziale la legge
rimette all'autorità espropriante la formale determinazione della parte del
bene espropriato che non può più essere utilizzata per le finalità risultanti
dalla dichiarazione di pubblica utilità e che di conseguenza può tornare nella
disponibilità del soggetto che ne era stato privato, in esito ad una
valutazione discrezionale sindacabile dinanzi al giudice amministrativo,
inoltre, l'applicabilità delle norme sulla retrocessione non trova ostacolo
nella circostanza che i beni interessati siano stati oggetto di cessione
volontaria anziché di espropriazione [2].
Le
disposizioni del nuovo piano regolatore che modificano parzialmente l'assetto
territoriale prima programmato comportano che gli immobili non utilizzati
risultino giuridicamente sottratti in modo irreversibile alla destinazione loro
impressa con la dichiarazione di pubblica utilità giustificativa della
espropriazione.
Non
essendo più possibile dare agli immobili la destinazione prevista nel decreto
di espropriazione e non attuata prima delle modifiche intervenute nella
pianificazione, si determina una situazione di giuridica inutilizzabilità degli
stessi che attribuisce al privato il diritto di ottenere la retrocessione parziale.
Tutto
ciò premesso il ricorrente, come sopra rappresentato,
chiede
e conclude
Piaccia
al Tribunale Amministrativo Regionale
in
accoglimento del presente ricorso:
1)
disporre ai sensi dell'art. 47, d.p.r. 327/2001, la retrocessione parziale
della proprietà espropriata così determinata ……fg………….. e
mapp……..
Ai
sensi dell’art. 13, comma 6 bis, d.p.r. 2002, n. 115, mod. si dichiara
che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di
atti giudiziari, il contributo dovuto è di euro …...
Con
rifusione delle spese e degli onorari di giudizio.
Lì
………………….
Avvocato……………….
Allegati:
1)
Decreto di esproprio.
2)
Stralcio nuove disposizioni piano regolatore
3)
Lettera comunale di rifiuto alla retrocessione
Mandato
Delego
a rappresentarmi ed assistermi nel presente giudizio, con tutti i poteri di cui
all'art. 84 c.p.c., l'avvocato…………………, eleggendo mio domicilio nello suo studio
in ……………..
Ricorrente……………………..
per
autentica
Avvocato………….
Relata
di notifica
A
richiesta dell'avv. ………………, come in atti, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario
addetto all'Ufficio Unico Notifiche presso il tribunale di ……………..ho oggi
notificato copia del presente ricorso al sindaco del comune di………………
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