FORMULE
Capitolo 2:
1. Schema procedimentale procedimento pianificatorio.
Delibera di approvazione
piano regolatore generale Effetto vincolo espropriativo
quinquennale
Scadenza
vincolo quinquennale
Effetto necessità di rinnovo e pagamento
indennità
Procedimento ablatorio Deve
iniziare entro i cinque anni di validità del piano
Delibera di approvazione
piano particolareggiato Effetti
il vincolo espropriativo è prorogato di dieci anni
Procedimento ablatorio Deve iniziare entro i
dieci anni di validità del piano
Delibera di approvazione
piano di zona Effetti
il vincolo espropriativo è prorogato di dodici anni
Procedimento ablatorio Deve
iniziare entro i dodici anni di validità del piano
2. Delibera di apposizione del vincolo espropriativo .
Consiglio comunale
Deliberazione n. .. del….
Oggetto: realizzazione di variante parziale al prg per l’apposizione
del vincolo preordinato all’esproprio. Approvazione.
L’anno………… addì……….. nella
Residenza Municipale, previa convocazione con avvisi scritti, tempestivamente
notificati, si è riunito il Consiglio Comunale.
All’inizio della trattazione
dell’argomento in oggetto, in seduta pubblica, risultano presenti
…………….. e assenti ………….
e pertanto complessivamente
presenti la maggioranza dei componenti del Consiglio.
Presiede il Sindaco
Partecipa alla seduta il
Segretario Comunale.
La seduta è legale.
Fungono da scrutatori i
Consiglieri signori:……………….
L’Assessore
relaziona sulla proposta di deliberazione finalizzata all’adeguamento
urbanistico di
un’area
con conseguente apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.
L’area
individuata è ubicata in …..attribuita dal vigente p.r.g. destinazione
urbanistica “c” completamento.
La
variante parziale al p.r.g. si rende necessaria per trasformare il sito in zona
per servizi “F” – Area per attrezzature di interesse comune.
Nella
contestualità della variante viene inoltre apposto il vincolo preordinato
all’esproprio, che consente al comune di attivare correttamente le procedure
per l’acquisizione dell’area e la realizzazione dell’intervento.
Nel
rispetto della procedura prevista, è intervenuta l’adozione della variante con
deliberazione del Consiglio Comunale, sono state espletate le formalità di
pubblicazione e di deposito, è decorso il termine per la presentazione delle
osservazioni ed è ora possibile procedere all’approvazione.
La
normativa che disciplina la variante sotto il profilo urbanistico è costituita
dall’art……….. della l.r. , mentre il d.p.r. 327/2001 costituisce riferimento
per gli aspetti legati all’espropriazione, apposizione vincolo preordinato
all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità.
Proposta
di deliberazione
premesso che:
- la variante in proposta di
approvazione è stata attivata in quanto la Municipalizzata ha
inserito nella pianificazione
degli interventi a favore del territorio che comporta la
realizzazione di un nuovo
impianto di interesse pubblico .
- la soluzione progettuale
identificata dalla Municipalizzata prevede la realizzazione dell’opera su aree
di proprietà privata, catastalmente individuate al Foglio .. Particella…., ed
occorre
pertanto sottoporre i beni
coinvolti dalla realizzazione dell’opera al vincolo preordinato
all’esproprio;
- con deliberazione consigliare …
è stata adottata la variante parziale al p.r.g. per trasformare l’area
destinata ad un nuovo impianto di
interesse pubblico da zona “c” a zona “F” Area per attrezzature di interesse
comune, con contestuale apposizione del vincolo preordinato all’esproprio;
- richiamato l’art.9, comma 1, d.p.r.
327/2001, laddove prevede che “un bene è sottoposto al
vincolo preordinato all’esproprio
quando diventa efficace l’atto di approvazione del piano
urbanistico generale ovvero una
sua variante, che prevede la realizzazione di un’opera pubblica o di
pubblica utilità”;
visti
gli elaborati di progetto
preliminare redatti dal…………………, pervenuti in data…. e tra questi quelli da
ritenersi significativi ai fini della rappresentazione grafica della variante urbanistica
di seguito indicati:
Relazione generale illustrativa
Elenco Ditte
Variante al p.r.g. (Stato
Attuale-Stato Futuro-Stato Comparativo
Planimetrie generali
d’inquadramento
gli artt. 11, comma 1, lett.a)
del d.p.r. n.327/2001 e art.7 della l. 241/1990 in ordine alle procedure da
rispettare in fase di sottoposizione del bene al vincolo preordinato
all’esproprio, a garanzia della compartecipazione degli interessati e della trasparenza
dell’attività amministrativa;
accertato che:
- con lettera ……… è stato
notificato alla proprietà catastale dell’area interessata dalla modifica delle
previsioni urbanistiche, l’avvio del procedimento per l’adozione della variante
urbanistica comportante l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio;
- risulta garantito il rispetto
dei termini dell’avviso di avvio del procedimento stabiliti dall’art.11, comma
1, d.p.r. 327/2001;
- non sono pervenute osservazioni
pervenute entro i termini di cui all’art.11, comma 2, d.p.r. 327/2001;
- la suddetta variante è stata
depositata a disposizione del pubblico presso la Segreteria del Comune per la
durata di dieci giorni a partire dal …. e presso la Segreteria della Provincia
a partire dal …..
- dell'avvenuto deposito è stata
data notizia mediante avviso pubblicato all'Albo del Comune e
della Provincia e con manifesti
diffusi sul territorio comunale ;
- il consiglio comunale entro ……
giorni dalla scadenza del termine stabilito per la presentazione delle
osservazioni, approva la variante apportando le eventuali modifiche conseguenti
all'accoglimento delle osservazioni pertinenti;
- che entro i termini suesposti
non sono pervenute osservazioni;
- che la variante urbanistica,
come rappresentata negli elaborati di cui sopra, è meritevole di approvazione;
- visti:
- preso atto dei pareri riportati
in calce, espressi sulla presente proposta di deliberazione ai sensi
dell'art. 49, d. lg. 267/2000;
si
propone
1. di approvare la variante
parziale al p.r.g.;
2. di dichiarare che
l’approvazione della variante parziale al p.r.g. - ad oggetto del
presente provvedimento -
istituisce vincolo preordinato all’esproprio, ai sensi dell’art. 9, d.p.r. 327/2001,
per l’area interessata dall’esecuzione dell’opera;
3. di demandare al responsabile
del servizio sviluppo territoriale gli adempimenti
conseguenti all’approvazione
della presente deliberazione;
4. di dichiarare con separata
votazione la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
- Ai sensi dell’art. 49 del d. lg.
n.267/2000 si esprime parere favorevole in ordine alla sola regolarità tecnica
Il Responsabile del Servizio
Sviluppo Territoriale……………
Il Presidente dichiara aperta la
discussione sulla proposta di deliberazione iscritta al punto ….dell’ordine del
giorno.
Nessun altro avendo chiesto di
parlare, il Presidente pone in votazione, per alzata di mano, la proposta.
Con l’assistenza degli Scrutatori
si accerta il seguente risultato:
Presenti …………..
Voti favorevoli ……………
Il Presidente proclama l’esito
della votazione. La proposta di deliberazione è approvata.
Successivamente, il Presidente
pone in votazione, per alzata di mano, la dichiarazione di immediata
eseguibilità della deliberazione.
Con l’assistenza degli Scrutatori
si accerta il seguente risultato:
Presenti
Voti favorevoli
Il Presidente proclama l’esito
della votazione, per cui la deliberazione è dichiarata immediatamente
eseguibile.
Il
presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.
Il
presidente……………..
Il
segretario………..
Referto
di pubblicazione, art..
124 d.lg. 267/2000.
Certifico io sottoscritto che
copia della presente delibera è stata affissa all’albo comunale per la pubblicazione
di 15 giorni consecutivi dal ..
Addì ………………………….
Il funzionario incaricato…………….
Certificato
di esecutività, art.
134, d.lg. 267/2000.
Si certifica che la presente deliberazione
è stata pubblicata nelle forme di legge all’Albo Pretorio del Comune ed è
divenuta esecutiva ai sensi del 3° comma dell’ art. 134 del d. lg. 267/2000 il
Lì
Il funzionario incaricato …………
3.
Avviso di procedimento per apposizione
di vincoli preordinati all'esproprio ex art. 11, d.p.r. 327/2001.
Il dirigente
del settore edilizia e urbanistica
rende noto, ex
art. 11, d.p.r. 327/2001e della l.r. Toscana n. 30/2005:
-
che le previsioni del secondo Regolamento Urbanistico (R.U.), adottato
con deliberazione, determinano – una volta divenuto efficace il relativo atto
di approvazione – l’assoggettamento a vincolo preordinato all’esproprio delle
aree – non già di proprietà dell’Amministrazione Comunale o altri di Enti e
soggetti pubblici – qualificate come:
aree per sedi stradali, piazze e
spazi pubblici ad esse accessori, di progetto;
aree per attrezzature, impianti e
infrastrutture di interesse sovracomunale;
aree a destinazione pubblica
ricadenti in parchi di interesse sovracomunale;
aree destinate ad ampliamenti
cimiteriali;
aree ad edificazione speciale per
standard (attrezzature pubbliche e di interesse comune) di progetto;
percorsi ciclabili di progetto;
aree destinate all’estensione
della linea della tranvia veloce e attrezzature connesse.
Il secondo R.U. individua le aree
interessate dal vincolo preordinato all’esproprio nell’elaborato cartografico
“Aree con vincoli preordinati all’esproprio” e risultano normate dalle
disposizioni contenute nelle “Norme per l’Attuazione” .
Segue elenco degli elaborati,
allegati al presente avviso, contenenti l’individuazione cartografica e
l’identificazione catastale delle aree assoggettate a vincolo:
Le aree per le quali
l’Amministrazione Comunale intende apporre il vincolo preordinato all’esproprio
sono state riportate negli elaborati in pubblicazione tenuto conto delle
previsioni del secondo R.U. adottato nonché del parere tecnico espresso dalla
Commissione Urbanistica nella seduta n. ………. appositamente convocata per la
valutazione delle osservazioni pervenute inerenti problematiche connesse al
vincolo in questione.
Si precisa che le aree di cui
trattasi sono state graficizzate su base catastale, georiferita mediante
strumentazione GIS, relativa al Nuovo Catasto Terreni.
In caso di discordanza fra quanto
rappresentato a livello cartografico e quanto riportato nei riquadri contenenti
l’elenco dei dati catastali è da considerarsi prevalente l’individuazione
cartografica, da prendere in ogni caso a riferimento per identificare
l’estensione indicativa delle aree interessate dal vincolo. L’effettiva
consistenza delle aree oggetto di procedura espropriativa risulterà dal
progetto esecutivo delle opere sulle stesse previste.
Gli interessati potranno prendere
visione degli elaborati sopra elencati presso gli uffici del Comune.
È possibile presentare
osservazioni entro 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione del presente Avviso
all’Albo Pretorio del Comune.
Le eventuali osservazioni
dovranno pertanto pervenire entro il ……..
Le stesse dovranno essere
indirizzate alla Segreteria Generale e presentate al Protocollo del Comune, con
riferimento al presente provvedimento. Ove necessario, all’osservazione potrà
essere allegato un estratto planimetrico in scala adeguata.
Del presente avviso è data
comunicazione anche mediante pubblicazione sul sito della Regione.
Un estratto del presente avviso
viene pubblicato sul quotidiano …………..
Il presente avviso, pubblicato
per trenta giorni all’albo pretorio del Comune e con le altre modalità sopra
riportate, costituisce comunicazione di procedimento per apposizione di vincoli
preordinati all’esproprio ai sensi dell'art. 8, comma 4, della l.r. Toscana n. 30 del 18.02.2005 essendo i destinatari
superiori al numero di cinquanta.
Il responsabile del procedimento
è l’Arch.
Per informazioni contattare il
Servizio Pianificazione Territoriale e Urbanistica
Lì………………
Il dirigente
del settore ………………
4. Diffida per la determinazione dell’indennità per reiterazione vincoli, art. 39, d.p.r. 327/2001.
Al Sindaco
Comune di………
Al Responsabile del procedimento.
Comune di ………………
Oggetto: Corresponsione
indennizzo per vincoli di p.r.g. scaduti.
Per incarico avuto dal sig………..
il sottoscritto l’avv. ………c. f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………,
eleggendo domicilio nel suo studio, e dichiarando di voler ricevere le
comunicazioni al numero di telefax………. o all’indirizzo di posta elettronica
P.E.C. indirizzo di posta elettronica certificata …………………… comunicato al proprio Ordine, fa
presente quanto segue:
Il piano regolatore del Comune di………..
ha localizzato in zona f) un immobile di proprietà del ricorrente.
Il p.r.g. è scaduto in data…………..
ed il vincolo a tutt’oggi non è stato reiterato.
L’immobile è collocato in un
comparto avente destinazione residenziale ed è costituito da n. ……..unità
immobiliari e da n………. negozi.
La destinazione di piano
impedisce di fatto al ricorrente di eseguire opere di ristrutturazione
urbanistica che permettano di gestire l’immobile secondo criteri economici che
consentano di ottenerne un congruo reddito.
L’immobile è stato valutato, con
stima asseverata dell'ing………… , in euro……...
Il danno è da ritenersi pari al
reddito medio ricavabile da detti immobili pari ad euro……… ovvero, in
subordine, non inferiore alla indennità di occupazione d’urgenza.
L’amministrazione a tutt’oggi non
ha previsto la corresponsione di una indennità per la reiterazione del vincolo.
Ciò posto il ricorrente
Chiede, ex art.
39 d.p.r. 327/2001:
- la liquidazione dell’indennizzo
entro due mesi dal ricevimento della presente istanza.
- la sua corresponsione entro i
trenta giorni successivi.
Con riserva di gravame nel caso
di non accoglimento della presente richiesta.
Distinti saluti.
Lì……………..
Avvocato…………….
5. Citazione alla Corte di appello per la determinazione dell’indennità, art. 39, d.p.r. 327/2001.
Corte d'appello di sezione civile
Atto di citazione
del
sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale n. ....,
rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso l’avv. ………c.
f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………, eleggendo domicilio nel suo
studio, dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero di telefax………. o
all’indirizzo di posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta elettronica
certificata …………………… comunicato al
proprio Ordine.
Fatto e diritto
Il sig…………… è proprietario in
comune di ………… di un immobile così censita nel NCEU, foglio n…. mappale n………
Il piano regolatore del Comune ha
localizzato in zona f) detto immobile di proprietà del ricorrente.
Il p.r.g. è scaduto in data ……….ed
il vincolo a tutt’oggi non è stato reiterato.
L’immobile è collocato in un
comparto avente destinazione residenziale ed è costituito da n………. unità
immobiliari e da n………. negozi.
La destinazione di piano
impedisce di fatto al ricorrente di eseguire opere di ristrutturazione
urbanistica che permettano di gestire l’immobile secondo criteri economici che
consentano di ottenerne un congruo reddito.
L’immobile è stato valutato, con
stima asseverata dell'ing…………. , in euro……………
Il danno è da ritenersi pari al
reddito medio ricavabile da detti immobili pari ad euro………. ovvero, in
subordine, non inferiore alla indennità di occupazione d’urgenza.
L’amministrazione a tutt’oggi non
ha previsto la corresponsione di una indennità per la reiterazione del vincolo,
né ha risposto alla diffida presentata dall’attore al fine di ottenere
l’indennità.
Ciò posto l’attore a mezzo del
suo costituito legale rappresentante
cita
il Comune di ……………nella persona
del sindaco pro tempore…………..davanti alla Corte d'Appello di per sentire
accogliere le seguenti conclusioni:
- determinare l’ammontare
dell’indennizzo, ex art. 39, d.p.r.
327/2001, come sarà definita dal consulente tecnico che si propone codesta
spett. Corte voglia nominare.
- condannare al pagamento degli
interessi legali dalla data della scadenza del termine previsto dall’art. 39, d.p.r.
327/2001, ossia trenta giorni dopo la scadenza di sessanta giorni dalla
presentazione della domanda.
A
tal fine invita i convenuti a comparire
innanzi al Tribunale di ...., nell'udienza del ...., ora di rito, dinanzi al
Giudice Istruttore che sarà designato, ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'invito a costituirsi
nel termine di almeno venti giorni prima della suddetta udienza ai sensi e
nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., con l'avvertimento che la
costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt.
38 e 167 c.p.c. e che, in difetto di costituzione, si procederà in sua
contumacia
Si dichiara di nominare, ai sensi
dell'art. 201 c.p.c. e dell'art.91 disp. att. c.p.c. , consulente tecnico per
l'attore il Sig. Ing………… residente in ……………..Via ……………..
Ai fini del calcolo dell’importo
del contributo unificato per spese di atti giudiziari si dichiara che il valore
del procedimento determinato, ex art.
13, d.p.r. 2002, n. 115, è di Euro…
Spese ed onorari rifusi.
Si depositano i seguenti
documenti:
1) Diffida.
2) Perizia.
Li ……….
Avvocato…………..
Mandato
Io sottoscritto ……………..nato a…………
il……….. delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio, con tutti i
poteri di cui all'art. 84 c.p.c. e con facoltà di conciliare e transigere,
l'avvocato………… presso il cui studio eleggo domicilio, per tutti i gradi del
presente giudizio.
Lì
Ricorrente………..
per autentica
Avvocato…………..
Relata di notifica
A richiesta del sig. ………….io
sottoscritto ufficiale giudiziario addetto alla Corte di Appello di……………
certifico di aver notificato il suesteso atto al sindaco pro tempore del Comune
di…………….
6. Ricorso al TAR per l'annullamento dei vincoli di piano regolatore generale per scadenza del quinquennio
Al Tribunale Amministrativo Regionale
Ricorso
del
sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale n. ....,
rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso
dall'avvocato.………c. f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………, eleggendo
domicilio nel suo studio, dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero
di telefax………. o all’indirizzo di posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta
elettronica certificata ……………………
comunicato al proprio Ordine, ex
art. 136, d. lg. 104/2010,
contro
il sindaco del comune di ……………
per l'annullamento
del provvedimento di diniego di permesso di
costruire e dichiarazione di decadenza
dei vincoli di piano regolatore .
Fatto e diritto
Il ricorrente è proprietario di un'area sita nel
comune di ……….che il piano regolatore approvato il ha vincolato a servizi
pubblici.
Il vincolo secondo l'insegnamento della Corte
Costituzionale non può avere durata superiore al quinquennio [1].
Entro tale data il comune deve approvare quanto meno
la programmazione esecutiva che consenta la successiva esecuzione dell'opera
pubblica .
Il quinquennio è trascorso senza che il comune abbia
adottato il piano particolareggiato di esecuzione .
Il vincolo deve intendersi decaduto.
Il vincolo deve intendersi decaduto.
Il ricorrente ha presentato istanza per il rilascio
di permesso di costruire di un edificio di civile abitazione ,essendo l'area
sita in zona residenziale intensiva.
Conformemente alla interpretazione della
giurisprudenza amministrativa, trattandosi di un'area sita al di fuori del
perimetro del centro edificato così come definito dall'art.17 della l.765/1967,il
progetto è stato impostato su di un indice di edificabilità dello 0,03 metri
cubi per metro quadro,così come previsto dall'art. 9, d.p.r. 380/2001.[2]
Il comune ha pronunciato provvedimento di diniego di
permesso di costruire motivando che la richiesta di concessione è contro la
previsione di piano regolatore e che l'amministrazione ha in corso l'adozione
del relativo piano particolareggiato di attuazione .
Ciò posto il ricorrente impugna il diniego di permesso
di costruire per i seguenti motivi .
1) Illegittimità per violazione del principio
costituzionale di interpretazione della l. 1187/1968.
Pur dopo l'entrata in vigore del d.p.r. 380/2001 lo ius aedificandi è da ritenersi inerente
alla proprietà del suolo ed il vincolo quinquennale introdotto dalla l.1187/1968,
che vieta il vincolo di piano a tempo indeterminato senza indennizzo, deve
ritenersi vigente .
Il vincolo decade per mancata approvazione degli
strumenti urbanistici prima del decorso del quinquennio e l'amministrazione è
tenuta al rilascio del permesso di costruire, nell'osservanza delle norme che
regolano il rilascio in carenza di strumentazione urbanistica ,che il ricorrente
ha puntualmente rispettato.
2) Illegittimità per difetto di motivazione e
contraddittorietà .
Il comune motiva il diniego affermando che la
decadenza dei vincoli di piano per il decorso quinquennio non sarebbe avvenuta poiché
è in corso l'adozione dei piani attuativi.
Appare evidente che l'unico atto giuridicamente
rilevante prodotto è quello relativo all'incarico di redazione del piano
attuativo all'architetto, ma tale atto non ha natura di provvedimento
pianificatorio attuativo che è il solo che possa avere effetti tali da
prorogare i vincoli di piano.
Questi possono trovare ulteriore conferma solo da un
provvedimento comunale di approvazione di piano di zona o di piano
particolareggiato.
Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, d.p.r.
2002, n. 115, mod. si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del
contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di
euro ….
p.q.m.
l'ill.mo T.A.R. adito voglia accogliere le seguenti
conclusioni:
accertare la decadenza dei vincoli di piano regolatore
,dichiarare
l'annullamento del diniego di permesso di costruire,fissare
un
termine all'amministrazione comunale per l'adozione
del provvedimento,salva l'azione sostitutiva con nomina del commissario ad acta.
Con rifusione di spese ed onorari.
Si produce.
1)Estratto di piano regolatore impugnato
2)Richiesta di concessione
3)Provvedimento comunale di diniego
Lì
Avvocato………..
Mandato
Io sottoscritto……………. nato a il delego a
rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio,con tutti i poteri di cui
all'art.84 cpc.,l'avvocato presso il cui studio eleggo domicilio.
Lì ………………………….
Ricorrente…………..
per autentica
Avvocato……..
Relata di notifica
A richiesta del sig……. io sottoscritto ufficiale
giudiziario addetto al tribunale di……………….. certifico di aver notificato il
suesteso atto al sindaco del comune di ……………….
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