Duemila anni fa l'orgoglio più grande era poter dire civis Romanus sum.
La condizione di civis come sinonimo di privilegio oggi sembra essere completamente dimenticata.
Oggi il cittadino italiano è soggetto alla tassa sui titoli che rapina il 2 per mille delle somme possedute.
Non si capisce perché chi trasferisce fondi all'estero non sia soggetto a tasse.
Dall'industriale che viene elogiato per la sua capacità di operare sul mercato globale all'immigrato che trasferisce i suoi guadagni nel paese di origine.
E? un peccato grave di tassare dette somme che una volta partite non rientreranno più in Italia e che sicuramente non influiscono positivamente sulla bilancia dei pagamenti!
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