Si delinea l’operazione di
incorporazione di Linea Group in A2A: offerta mista cash-azioni per il 51%
Un’operazione, come emerso alcuni
giorni fa, per un valore compreso tra 250 e 300 milioni di euro e un’offerta di
acquisto non ancora vincolante per acquisire il 51% di Linea Group, la
multiutility delle ex municipalizzate di Crema, Cremona, Rovato, Pavia e Lodi.
Comincia a delinearsi l’operazione di
incorporazione di Linea Group in A2A, il colosso dei servizi
milanese-bresciano. «L’impostazione di fondo della partnership – rivela il Sole 24 Ore online
in un articolo pubblicato oggi, mercoledì 7 ottobre – risulterebbe condivisa
dai principali soci di A2A (Milano e Brescia) e di Linea Group, a partire
dall’idea di un’offerta mista cash-azioni per il 51% di quest’ultima».
«I
principali soci pubblici della multiutility – scrive il Sole –, hanno
sostanzialmente condiviso l’offerta non vincolante presentata a fine settembre
da A2A. Adesso si tratta di entrare nel vivo e nei dettagli della trattativa:
il gruppo guidato da Valerio Camerano procederà infatti a una approfondita due
diligence (esame della situazione economica; ndr) su Linea Group con
l’obiettivo di formulare un’offerta vincolante entro l’inizio di novembre, per
la precisione il 6, ovvero la data alla quale è stata allungata l’esclusiva per
trattare tra le due società».
Entro la fine dell’anno, ricorda il quotidiano economico, «va raggiunto un accordo, visto che al 31 dicembre scadranno gli incentivi previsti dal Governo per le aggregazioni tra ex municipalizzate (tra cui la possibilità di usare i proventi derivanti dalle cessione di partecipazioni fuori dal Patto di Stabilità)».
Entro la fine dell’anno, ricorda il quotidiano economico, «va raggiunto un accordo, visto che al 31 dicembre scadranno gli incentivi previsti dal Governo per le aggregazioni tra ex municipalizzate (tra cui la possibilità di usare i proventi derivanti dalle cessione di partecipazioni fuori dal Patto di Stabilità)».
Quindi si
potranno fare investimenti e conseguenti lavori utili (?)!
L’impostazione
di fondo dell’operazione partirebbe dunque dall'idea di una offerta mista
cash-azioni per il 51% di Linea group. Tuttavia, annota ancora il Sole, «il
gruppo presieduto da Giovanni Valotti (A2A; ndr) vuole effettuare ora
un’analisi accurata, onde poi formulare una proposta vincolante soddisfacente
per i soci di Linea Group e, soprattutto, propedeutica a un accordo adeguato
sotto il profilo delle sinergie industriali e della sostenibilità finanziaria,
visti i 352 milioni di debiti netti della stessa Linea».
Alla
luce delle continue, frammentarie informazioni, in molti in città cominciano a
domandarsi quali potrebbero essere le ricadute dell’operazione sui cittadini,
dal momento che Linea Group fornisce servizi essenziali quali luce e gas ed è
proprietaria dell’inceneritore.
Qualche
domanda: il prezzo offerto per l’acquisizione del 51% di Lgh è equo? È
opportuno accettare il pagamento misto contanti-azioni? O sarebbe forse meglio
puntare anche ad una consistente rappresentanza nel Cda di A2A?
Visto che
i debiti della società sembrano rappresentare più della metà del suo valore
commerciale forse sarebbe meglio che gli amministratori siano scelti da
altri.
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