CE. Destre nemiche
dell’Unione
Per le destre nemiche
dell’Unione, euforizzate dalla Brexit e dalla vittoria di Donald Trump, il 2017
sarà insomma la data in cui sfonderanno i muri ed entreranno nelle stanze dei
bottoni, quelle da cui si pilota anche Bruxelles.
Oltre che in Olanda con
Wilders, in Germania con Frauke Petri di Alternative für Deutschland (Afd) e
soprattutto in Francia: a maggio Marine tenterà la difficile scalata
all’Eliseo.
C’è Matteo Salvini, che
non si stanca di chiedere elezioni già a giugno: «Vinceremo. E allora, prima
dell’estate avremo i tre Paesi fondatori dell’Europa — Francia, Italia e
Germania — con governi in grado di rifare l’Europa da capo a fondo».
La vittoria di «The Donald» è il
regalo che nemmeno loro si aspettavano, il segno «che il tappo è saltato».
Sintetizza Petry: «Il
successo di Trump ha aperto una strada là dove c’era un vicolo cieco».
Il
neopresidente americano è anche il simbolo dei «dazi contro la
globalizzazione», dicono molti.
Il discorso di Marine è
stato di gran lunga il più applaudito, e seguito da una lunghissima standing
ovation: «Tutti i popoli europei sono sotto tirannia, quella di un’oligarchia
finanziaria fatta da piccoli uomini».
Dipinti come
antidemocratici, si dicono i «veri difensori della democrazia». Perché, spiega
ancora Le Pen, «il volere il ritorno delle nazioni è quello di cui hanno paura
i sostenitori della globalizzazione. I veri antidemocratici sono quelli che non
vogliono farci scegliere». corriere.it 23.1.2017.
Nessun commento:
Posta un commento