Emiliano dal 1990 al 1995 lavora presso la
Procura di Brindisi
e si occupa di lotta alla mafia. Nel 1995 ritorna a Bari, come sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia
(DDA): conserva questo incarico fino al 2003, quando accetta di
candidarsi a sindaco di Bari per la coalizione di centrosinistra.
Nelle elezioni amministrative,
svoltesi il 12 e 13 giugno 2004, Emiliano è eletto sindaco di Bari al primo turno con la
coalizione di centrosinistra.
Come sindaco di Bari si occupa
della ricostruzione del teatro Petruzzelli dopo l'incendio e diventa,
come previsto dallo statuto, presidente della Fondazione lirico sinfonica
"Petruzzelli e teatri di Bari".
Si ricandida a sindaco alle elezioni comunali del
6 e 7 giugno 2009,
dove ottiene al primo turno il 49,01% dei voti.
Nel 2011 ha fondato il
movimento Emiliano per la Puglia nato con la missione di favorire il
dialogo tra le diverse culture e posizioni politiche. Il movimento è stato
definito un ”laboratorio diffuso”, punto di incontro tra pubblici
amministratori, imprenditori, associazioni e cittadini.
Nel febbraio 2014 viene eletto
segretario regionale del Partito Democratico pugliese.
Dopo aver vinto le primarie del Partito Democratico in
Puglia, vince anche le elezioni regionali del 31 maggio 2015,
con il sostegno del PD, del Partito Comunista d'Italia,
dei Popolari per l'Italia e delle liste
civiche.
Nel 2016 in qualità di Presidente della Regione Puglia presenta
una proposta per la de-carbonizzazione degli impianti tarantini dell'Ilva basata anche sulle
risorse stanziate per la realizzazione del Tap.
Nel settembre dello stesso anno,
Emiliano firma con il Presidente
del Consiglio Renzi il
cosiddetto "Patto per la Puglia" al fine di sbloccare 2,7 miliardi di
euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC)
da assegnare alla regione pugliese per vari interventi ed investimenti sul
territorio.
Tra le politiche sociali promosse
utilizzando gli stanziamenti del FSC, e grazie all'azione della giunta
regionale guidata da Emiliano, in Puglia viene introdotto il Reddito di
Dignità regionale (Re.D.), un reddito minimo garantito erogato a
tutte le persone che ne facciano richiesta avendo un ISEE inferiore ai
tremila euro annui.
Dopo la sua elezione alla
presidenza della Regione, Emiliano ha più volte criticato aspramente il
premier, e leader del suo stesso partito, Matteo Renzi attuando
anche politiche regionali in contrasto con quelle del governo.
Questa contrapposizione ha
raggiunto il suo apice in corrispondenza del referendum sulla durata delle
trivellazioni in mare promosso e sostenuto da Emiliano e
osteggiato da Renzi.
In seguito il 13 novembre 2016 i cittadini
della città pugliese di Manfredonia sono stati chiamati a votare
per un referendum
comunale riguardante la futura costruzione di un nuovo impianto per lo
stoccaggio di Gpl voluto dal colosso Energas.
Emiliano si è unito al sindaco della città esprimendosi contrario all'impianto
ed invitando i cittadini a votare contro la sua costruzione.
Con un'affluenza di circa il
52,5% percento dei votanti la popolazione si è espressa per il 96,02% contraria
alla costruzione del nuovo impianto ed in linea con quanto sostenuto dal
sindaco e dal presidente di regione.
Durante la campagna precedente il referendum costituzionale del 4
dicembre 2016 riguardante la riforma Renzi- Boschi,
Emiliano fa parte dei pochi esponenti del Partito Democratico ad essersi espressi ed
a sostenere il NO.wikipedia.
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