mercoledì 4 gennaio 2017

Immigrazione Veneto


Sono 16 i comuni del Veneziano (17, se andrà in porto il progetto di Vigonovo) nei quali, fino al prossimo 31 dicembre, saranno ospitati i migranti, presi in carico dalle cooperative e dagli altri enti che hanno partecipato all’ultimo bando pubblicato dalla prefettura.
Nei giorni scorsi è stata pubblicata la graduatoria definitiva che conferma i dubbi delle scorse settimane: i posti assegnati sono 498, meno di un terzo dei 1788 messi a bando: un numero che si raggiunge sommando gli attuali 1360 posti attualmente occupati dai migranti e la quota relativa ai probabili arrivi nel corso dell’anno.
Facile dedurre che, una risposta così timida nell’accoglienza - con 28 comuni che non ospiteranno neppure un migrante - sarà molto difficile, per non dire impossibile, riuscire a risolvere in tempi rapidi la situazione dell’ex base militare di Cona, dove sono ospitati circa 530 migranti. E che sarà anche molto difficile trovare spazio anche per coloro che arriveranno con i nuovi sbarchi, motivo per cui la prefettura dovrà intervenire con assegnazioni dirette proprio come è accaduto per il caso dell’ex caserma di Cona.
La graduatoria definitiva. Il punteggio maggiore, con un’offerta di 34,90 euro al giorno pro capite (somma che comprende il costo dei servizi e la quota di ricavi della cooperativa) è stato raggiunto dalla cooperativa Ecofficina, la stessa che gestisce l’ex caserma di Cona e la stessa i cui vertici sono indagati dalla procura di Rovigo per la mala-gestione - secondo l’ipotesi della procura - dei migranti ospitati all’hotel Maxim’s di Montagnana (Padova) tra l’agosto del 2014 e il gennaio del 2015. Nel Veneziano la cooperativa Eco-Officina, oltre a gestire i migranti ospitati a Cona, ha partecipato al bando offrendo 5 posti a Cavarzere, in un appartamento, e 15 posti a Dolo, in una villa in via Matteotti.
Gli altri soggetti che hanno partecipato al bando e si sono visti assegnare i posti per i migranti sono realtà di cooperative sociali che da tempo lavorano nel territorio, molte collegate al mondo cattolico, come nel caso delle cooperative Il Lievito o la Fondazione Groggia, impegnate su diversi fronti con progetti di inserimento. Farà la sua parte anche il patriarcato di Venezia che ha infatti partecipato al bando per ospitare 26 migranti: saranno smistati tra le parrocchie di Venezia e Mestre.
Ci sono due strutture per le quali la prefettura, pur essendoci delle richieste, non ha ancora deciso, mancando il parere favorevole dell’amministrazione comunale. Il primo caso riguarda la struttura della Madonna Nicopeja del Lido dove la cooperativa il Lievito ha offerto 26 posti ma l’amministrazione comunale ha forti dubbi sul progetto. Il secondo caso riguarda invece Tombelle di Vigonovo dove la cooperativa Villaggio Globale vorrebbe inserire cinque migranti in una fattoria sociale per la quale però, ha fatto sapere il sindaco Damiano Zecchinato alla prefettura, manca l’agibilità dopo alcune ristrutturazioni.http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/04/12/

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