Letta Enrico
Letta nel 1998 fu nominato ministro
per le politiche comunitarie del governo D'Alema, diventando
il più giovane ministro, fino ad allora, della storia
della Repubblica.
È stato
successivamente Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato nei Governi D'Alema II ed Amato II, e poi sottosegretario di Stato alla presidenza
del Consiglio dei ministri del governo Prodi II.
Europarlamentare
dal 2004 al 2006 nel gruppo liberaldemocratico, dal 2001 è deputato, iscritto
dapprima al gruppo parlamentare della Margherita e poi a quello del PD, partito del
quale è stato vicesegretario nazionale dal 2009 al 2013.
Il 24
aprile 2013, Giorgio Napolitano,
appena rieletto presidente
della Repubblica, gli conferisce l'incarico di formare un nuovo
governo.
Letta
accetta l'incarico con riserva, che scioglie positivamente il 27 aprile 2013;
lo stesso giorno presenta la lista dei ministri e il 28 aprile pronuncia il giuramento.
Il 14
febbraio 2014 rassegna le proprie dimissioni a
seguito della sfiducia votata il giorno precedente dalla Direzione Nazionale
del Partito Democratico.[4]
Il 19
aprile 2015 annuncia le dimissioni dalle sue
funzioni di parlamentare, a decorrere dal 1º settembre 2015, al fine di
dedicarsi all'insegnamento universitario, accettando l'incarico di dirigere,
dalla stessa data, la Scuola di affari internazionali dell'Istituto
di studi politici di Parigi (Institut d'études politiques de Paris-Sciences Po).Wikipedia.
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