Al-Sarrāj
Al-Sarrāj nasce a Tripoli nel
1960, da un'importante famiglia locale. Suo padre, Muṣṭafā, ebbe incarichi
politici sotto il re Idris.
Durante il governo di Muammar
Gheddafi, al-Sarrāj ricopre incarichi ministeriali di secondaria
importanza. In seguito al rovesciamento di Gheddafi nel 2011,
diviene membro di una commissione per il dialogo nazionale. Nel 2014, allo
scoppio della seconda guerra civile, viene eletto
membro della Camera dei rappresentanti (insediatasi poi a Tobruk) come
candidato indipendente in rappresentanza di un collegio di Tripoli.
L'8 ottobre 2015, l'inviato
speciale dell'ONU Bernardino León, incaricato di favorire la
formazione di un governo di unità nazionale per superare la divisione della
Libia tra due governi rivali insediati a Tripoli e Tobruk, annuncia che
al-Sarrāj sarà nominato primo ministro del nuovo governo di unità nazionale,
che dovrà ricevere il voto favorevole dei due parlamenti rivali (la Camera dei
rappresentanti a Tobruk e il Nuovo Congresso Nazionale Generale a Tripoli).
Il 17 dicembre 2015, l'accordo di
pace (detto LPA, Libyan Political Agreement) per la formazione del governo
di unità nazionale negoziato sotto l'egida dell'ONU viene firmato a Skhirat (Marocco) da
numerosi membri dei due parlamenti libici, senza però un voto favorevole da
parte dei parlamenti stessi, a causa dell'opposizione dei due presidenti Aguila Saleh Issa e Nuri
Busahmein.
Fāyez al-Sarrāj viene quindi
posto a capo di un Consiglio presidenziale (PC) di nove membri,
facente funzione di Capo di Stato, e viene incaricato di
formare entro 30 giorni un nuovo governo, riconosciuto dalla comunità
internazionale, che ottenga la fiducia della Camera dei rappresentanti di
Tobruk e si insedi nuovamente a Tripoli.
Il 23 dicembre, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU
riconosce all'unanimità il futuro governo di unità nazionale come solo governo
legittimo della Libia e invita gli Stati membri a rispondere a eventuali
richieste di assistenza del nuovo governo per stabilizzare la Libia.
Il 19 gennaio 2016, a Tunisi,
al-Sarrāj annuncia la formazione di un governo di 32 membri, detto Governo di
Accordo Nazionale (GNA).
Il 25 gennaio, la Camera dei
rappresentanti nega la fiducia al governo, dando mandato a al-Sarrāj di
formarne uno nuovo con un numero inferiore di membri.
Il 14 febbraio, da Skhirat,
al-Sarrāj propone una nuova lista di 18 ministri.
Il 12 marzo, il Consiglio
Presidenziale, ancora basato a Tunisi, chiede alla comunità internazionale di
interrompere i rapporti con il governo di Tobruk e di riconoscere il governo di
Serraj come il solo legittimo, sulla base del sostegno espresso da un centinaio
di deputati della Camera dei rappresentanti, nonostante la mancanza di un voto
formale di fiducia da parte del parlamento.
Il 14 marzo, il Consiglio di
Sicurezza dell'ONU invita gli Stati Membri a cessare il sostegno e i contatti
ufficiali con i due governi libici paralleli al governo di accordo nazionale.
Il 30 marzo, i membri del governo
di unità nazionale arrivano finalmente dalla Tunisia a Tripoli in nave,
insediandosi in una base navale vicino al porto, nonostante l'opposizione del primo
ministro del governo islamista di Tripoli, Khalifa Ghwell.Wikipedia
Si è svolto l'incontro tra il
generale Khalifa Haftar e il premier libico Fayez al-Serraj al Cairo: lo
riferisce il sito Al Wasat. Una fonte citata dal sito riferisce che Sarraj
"ha confermato la propria determinazione di tenere una serie di
concertazioni con un gruppo di forze nazionali di diverse città libiche e sigle
politiche, tra cui gli oppositori dell'accordo politico". Ansa.it.13
.2.2017
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