giovedì 9 febbraio 2017

Nanni Iolanda. Aler Milano

Nanni Iolanda. Aler Milano

Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia e firmataria dell'esposto su ALER MILANO che ha depositato stamani in Corte dei Conti dichiara: "E' ora di fare le pulizie in ALER MILANO. Decenni di malagestione hanno trascinato l'ente in un dissesto colossale da mezzo miliardo di euro che ha pochi precedenti nella storia della pubblica amministrazione.
Dopo la chiusura dei lavori della commissione regionale d'inchiesta nel 2015, la politica di governo regionale non ha sostanzialmente fatto nulla per individuare e rimuovere i responsabili del grave crack aziendale.
Questo ci ha indotto a rivolgerci alla magistratura. Il nostro esposto nasce a difesa delle migliaia di inquilini di case popolari che a torto la politica ha giudicato colpevoli del buco in Aler MILANO, buco da addossare invece a scelte gestionali dissennate e operazioni immobiliari spericolate e fallimentari che hanno messo a rischio il patrimonio pubblico di edilizia popolare di Milano e hinterland.
ALER ha l'importante funzione sociale di garantire il diritto alla casa ai più deboli e che va affidata a persone competenti che sappiano lavorare onestamente, nella massima trasparenza e legalità". mi-lorenteggio.com.31 gennaio 2017.
Iolanda Nanni dichiara: «Abbiamo messo in fila la serie di operazioni immobiliari spericolate e fallimentari portate avanti da Aler Milano nel decennio che va dal 2003 al 2013. Mutui a gogò con relative garanzie ipotecarie sulle case popolari. Oltre all’acquisto dei terreni di Garbagnate e di Pieve ci sono i contratti di quartiere: dove sono finiti i soldi dei finanziamenti pubblici per quei contratti, visto che le opere realizzate non sono mai state compiute? Ora ci aspettiamo che sia la magistratura a fare chiarezza».
Aler è stata una mangiatoia per i politici lombardi?
«Nell’esposto emergono le colpe gravissime dei politici della Regione. L’aspetto inaccettabile è il tentativo della politica di scaricare le responsabilità del dissesto finanziario sugli inquilini che non pagano o che occupano abusivamente».
Questi fenomeni servono a una certa classe politica per sviare l’attenzione dalle loro colpe.
Queste pratiche aumentano con la cattiva gestione. In altre parole abusivismo e morosità sono la conseguenza e non la causa. Prendiamo il fenomeno degli alloggi sfitti non a norma: l’azienda ha sempre fatto manutenzione straordinaria, ha agito solo sull’emergenza e mai sulla programmazione. Però poi si scopre che in sei mesi hanno sottoscritto 19 contratti di quartiere, perché la loro priorità era “raccogliere l’acqua quando piove”, come ebbe a confessarci l’ex direttore generale in un’audizione in Commissione».
In queste ore si consuma la staffetta tra Gian Valerio Lombardi e il nuovo presidente.
«Lombardi e la dg Lorella Sossi avevano messo in campo alcune azioni di deciso risanamento.
Il cambio di governance deciso tra Natale e Capodanno ci ha sorpreso: è una decisione della stessa maggioranza che poche settimane prima si sperticava in lodi per i vertici di Aler.

Lo scenario non promette nulla di buono perché non si può interrompere l’azione di risanamento. Il timore è che si vogliano insabbiare le responsabilità delle gestioni precedenti e che si voglia snaturare Aler, trasformandola da azienda di welfare a un’immobiliare di promozione dell’housing sociale». orriere.it/notizie/cronaca/2017.2.1.

Nessun commento:

Posta un commento