Nanni Iolanda. Aler Milano
Iolanda Nanni, capogruppo del M5S
Lombardia e firmataria dell'esposto su ALER MILANO che ha depositato stamani in
Corte dei Conti dichiara: "E' ora di fare le pulizie in ALER MILANO.
Decenni di malagestione hanno trascinato l'ente in un dissesto colossale da
mezzo miliardo di euro che ha pochi precedenti nella storia della pubblica
amministrazione.
Dopo la chiusura dei lavori della
commissione regionale d'inchiesta nel 2015, la politica di governo regionale
non ha sostanzialmente fatto nulla per individuare e rimuovere i responsabili
del grave crack aziendale.
Questo ci ha indotto a rivolgerci
alla magistratura. Il nostro esposto nasce a difesa delle migliaia di inquilini
di case popolari che a torto la politica ha giudicato colpevoli del buco in
Aler MILANO, buco da addossare invece a scelte gestionali dissennate e
operazioni immobiliari spericolate e fallimentari che hanno messo a rischio il
patrimonio pubblico di edilizia popolare di Milano e hinterland.
ALER ha l'importante funzione
sociale di garantire il diritto alla casa ai più deboli e che va affidata a
persone competenti che sappiano lavorare onestamente, nella massima trasparenza
e legalità". mi-lorenteggio.com.31 gennaio 2017.
Iolanda Nanni dichiara: «Abbiamo
messo in fila la serie di operazioni immobiliari spericolate e fallimentari
portate avanti da Aler Milano nel decennio che va dal 2003 al 2013. Mutui a
gogò con relative garanzie ipotecarie sulle case popolari. Oltre all’acquisto
dei terreni di Garbagnate e di Pieve ci sono i contratti di quartiere: dove
sono finiti i soldi dei finanziamenti pubblici per quei contratti, visto che le
opere realizzate non sono mai state compiute? Ora ci aspettiamo che sia la
magistratura a fare chiarezza».
Aler è stata una mangiatoia per i
politici lombardi?
«Nell’esposto emergono le colpe gravissime dei politici della Regione. L’aspetto inaccettabile è il tentativo della politica di scaricare le responsabilità del dissesto finanziario sugli inquilini che non pagano o che occupano abusivamente».
«Nell’esposto emergono le colpe gravissime dei politici della Regione. L’aspetto inaccettabile è il tentativo della politica di scaricare le responsabilità del dissesto finanziario sugli inquilini che non pagano o che occupano abusivamente».
Questi fenomeni servono a una
certa classe politica per sviare l’attenzione dalle loro colpe.
Queste pratiche aumentano con la
cattiva gestione. In altre parole abusivismo e morosità sono la conseguenza e
non la causa. Prendiamo il fenomeno degli alloggi sfitti non a norma: l’azienda
ha sempre fatto manutenzione straordinaria, ha agito solo sull’emergenza e mai
sulla programmazione. Però poi si scopre che in sei mesi hanno sottoscritto 19
contratti di quartiere, perché la loro priorità era “raccogliere l’acqua quando
piove”, come ebbe a confessarci l’ex direttore generale in un’audizione in
Commissione».
In queste ore si consuma la
staffetta tra Gian Valerio Lombardi e il nuovo presidente.
«Lombardi e la dg Lorella Sossi
avevano messo in campo alcune azioni di deciso risanamento.
Il cambio di governance deciso
tra Natale e Capodanno ci ha sorpreso: è una decisione della stessa maggioranza
che poche settimane prima si sperticava in lodi per i vertici di Aler.
Lo scenario non promette nulla di
buono perché non si può interrompere l’azione di risanamento. Il timore è che
si vogliano insabbiare le responsabilità delle gestioni precedenti e che si
voglia snaturare Aler, trasformandola da azienda di welfare a un’immobiliare di
promozione dell’housing sociale». orriere.it/notizie/cronaca/2017.2.1.
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