domenica 26 febbraio 2017

RICORSO AL T.A.R. AVVERSO SILENZIO RIFIUTO

RICORSO AL T.A.R. AVVERSO SILENZIO RIFIUTO PER ATTO DOVUTO. Richiesta di conoscere della fondatezza dell’istanza, ex art. 2, comma 5, L. 80/2005.

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE..
Ricorso

del sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale n. ...., rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso dall'avvocato con studio legale in . . . .via . . . . presso il quale elegge il proprio domicilio, che dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero di telefax: o all’indirizzo di posta elettronica: , ex art. 2, L. 28 dicembre 2005, n. 263,

nei confronti
dell'Amministrazione di .........
per la dichiarazione dell’illegittimità del silenzio rifiuto e per l’accertamento della fondatezza dell’istanza di rilascio di permesso di costruire
fatto
il signor .........ha presentato richiesta di permesso di costruire alla spett. amministrazione
L’amministrazione comunale ha richiesto in data ... documentazione integrativa; essa è stata ritualmente depositata il….
L'amministrazione comunale non ha comunque pronunciato alcun provvedimento nei termini fissati dall’art. 20, D.P.R. 380/2001.
Il responsabile del procedimento risulta essere Tizio.
Diritto
Poiché tale silenzio risulta privo di ogni giustificazione si chiede che il T.A.R. adito pronunci l’illegittimità del silenzio.
Poiché il rilascio del permesso di costruire è un atto dovuto salvo il riscontro delle condizioni di legge.
Dato che la costruzione è rispondente alle norme di piano regolatore; che nessuna riserva di ordine tecnico che contesti la legittimità della opera è stata contestata il ricorrente chiede che il tribunale adito accerti la fondatezza dell’istanza, ex art. 2, comma 5, L. 80/2005.
Si chiede inoltre che il giudice amministrativo riconosca il danno ingiusto derivante dal ritardo nell’inizio dei lavori nella misura dei maggiori costi e del mancato reddito della costruzione realizzata con grave ritardo a mezzo di consulente tecnico di ufficio ex art. 35, D.LG. 80/1998
Ai sensi dell’art. 13, comma 1, lett. c), D.P.R. 2002, n. 115, si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di atti giudiziari, il valore del procedimento non è determinabile (ovvero)
195
Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, D.P.R. 2002, n. 115, mod. art. 21 comma 4, L. 248/2006, si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di euro duecentocinquanta.

p.q.m.
Il sottoscritto come rappresentato chiede che il T.A.R. adito voglia:
1) dichiarare illegittimo il silenzio adempimento;
2) accertare la fondatezza della richiesta di permesso di costruire:
3) determinare il risarcimento del danno ingiusto.
Con rifusione di spese ed onorari del presente giudizio.
Si produce
1) Copia dell'istanza di permesso di costruire
Li, avvocato
Mandato
Il sottoscritto ........... delega l'avv. .........a rappresentarlo e difenderlo nel presente giudizio eleggendo domicilio nel suo studio in ............
Il ricorrente
Per autentica Avvocato
Notifica
A richiesta dell'avv. ........ il sottoscritto assistente UNEP addetto all'ufficio notifiche, esecuzioni e protesti del Tribunale di certifico di aver notificato il suesteso atto a
residente a via
consegnandone copia a mani.


21. RICORSO AL T.A.R. AVVERSO SILENZIO RIFIUTO
Diffida ad adempire l’obbligo a provvedere accertato con sentenza, ex art. 2, L. 205/2000.


SPETT. AMMINISTRAZIONE. SEDE

Premesso che il T.A.R. con la sentenza n. depositata il notificata a codesta spett. amministrazione il aveva ingiunto di provvedere all’indizione del concorso relativo al posto di previsto dal regolamento organico dell’ente;
Premesso che, a tutt'oggi, non è pervenuto allo scrivente alcuna comunicazione in merito.
Il sottoscritto ricorrente diffida codesta amministrazione:
1) a voler comunicare il nominativo del responsabile del provvedimento, ex L. 241/1990;
2) a voler provvedere entro trenta giorni dalla notifica;
3) in carenza nei successivi 60 giorni da tale ultimo termine si procederà ad inoltrare richiesta al T.A.R. per la nomina di commissario ad acta;
4) si riserva ogni azione penale, ex art. 16, L. 86/1990, per rifiuto di atti d'ufficio.
Li, Il ricorrente

Relata di notifica
Io sottoscritto assistente UNEP addetto all'ufficio notifiche esecuzioni e protesti del Tribunale di certifico di aver notificato il suesteso atto a
residente a via
consegnandone copia a mani.


22. RICORSO AL T.A.R. AVVERSO SILENZIO RIFIUTO
Istanza per nomina commissario ad acta, ex art. 2, comma 2, L. 205/2000.

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE..
Ricorso
del sottoscritto ............. elettivamente domiciliato in ............ presso lo studio dell'avv.......... giusta mandato in calce a questo atto, adisce codesto T.A.R.
nei confronti
dell'Amministrazione di .........
per la nomina commissario ad acta, ex art. 2, comma 2, L. 205/2000.

fatto
il signor .........ha presentato richiesta alla spett. amministrazione di voler procedere all’espletamento del concorso relativo al posto di previsto dal regolamento organico dell’ente;
in carenza di ogni risposta da parte dell'amministrazione, presentò diffida a provvedere ai sensi del D.P.R 2/1957, art. 25, chiedendo, peraltro, che venisse indicato il funzionario responsabile per il procedimento ex L. 214/1990.
Successivamente codesto spett. T.A.R. con la sentenza n. depositata il notificata a codesta spett. amministrazione il aveva ingiunto di provvedere all’indizione del concorso e il sottoscritto ricorrente, dopo avere notificato la sentenza ha diffidato codesta amministrazione a voler provvedere entro trenta giorni dalla notifica dell’istanza.
Malgrado il decorso del termine di cui alla diffida nessun provvedimento è stato emesso.
Il funzionario addetto risulta essere Tizio
Diritto
Poiché tale silenzio risulta privo di ogni giustificazione si chiede che il T.A.R. adito nomini un commissario ad acta che, accertato il persistente silenzio dell’amministrazione, provveda in via sostitutiva all’indizione e all’espletamento del concorso.
Le spese relative all’incarico siamo poste a carico dell’ente inadempiente
Si chiede che le spese relative all’incarico siano poste a carico dell’ente inadempiente.
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Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, D.P.R. 2002, n. 115, mod. art. 21 comma 4, L. 248/2006, si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di euro duecentocinquanta.


p.q.m.
Il sottoscritto come rappresentato chiede che il T.A.R. adito voglia nominare un commissario ad acta e provveda in via sostitutiva all’indizione e all’espletamento del concorso.
Voglia condannare l’amministrazione al pagamento delle spese relative all’incarico espletato dal commissario.
Con rifusione di spese ed onorari del presente giudizio.
Si produce
1) Copia dell'istanza e dell'eseguita notifica all'amministrazione
Li, avvocato
Mandato
Il sottoscritto ........... delega l'avv. .........a rappresentarlo e difenderlo nel presente giudizio eleggendo domicilio nel suo studio in ............
Il ricorrente
Per autentica Avvocato
Notifica
A richiesta dell'avv. ........ il sottoscritto assistente UNEP addetto all'ufficio notifiche, esecuzioni e protesti del Tribunale di certifico di aver notificato il suesteso atto a
residente a via
consegnandone copia a mani.



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