Comunicazioni. RAI. Cammilleri.“Un covo di vipere”
Una mattina l’imprenditore sessantenne Cosimo Barletta viene
trovato morto nella sua casa al mare. È stato ucciso con un colpo di arma da
fuoco alla nuca, mentre era tranquillamente seduto in cucina a bersi un caffè.
Non ci sono segni di effrazione. Montalbano scopre, anche grazie alla
testimonianza dei figli dell’assassinato, che Barletta era tutt’altro che una
persona specchiata: uomo freddo, crudele, privo di scrupoli e sentimenti,
Cosimo, oltre che spregiudicato imprenditore, era anche un ignobile strozzino e
aveva rovinato un sacco di gente a Vigata. Barletta aveva inoltre una
particolare inclinazione a costringere giovani ragazze a concederglisi, per poi
ricattarle e tenerle sotto il proprio giogo.
Montalbano scoprirà che a Barletta non hanno semplicemente
sparato, ma che poco prima era stato addirittura avvelenato. pianetadonna.it/
Lui che aveva rapporti incestuosi con la figlia aveva
causato il suicidio della moglie. Lui che aveva avuto rapporti precedenti con
la moglie del figlio voleva che dopo il matrimonio diventasse la sua amante ,
con il beneplacito del figlio che aveva disperato bisogno di denaro.
La vicenda ha un finale scontato: Moltalbano scoprirà che i
due assassini che, indipendentemente l’uno dall’altro, hanno deciso quella
stessa notte di ucciderlo sono i due simpatici figlioli.
Una storia educativa da proporre in prima serata nella rete
ammiraglia della nostra rai.labu.fala.it
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