Trump Donald J. Siria
In principio, i missili lanciati
sulla base di al Shayrat - di cui Washington aveva avvertito in anticipo gli
alleati, Italia compresa - avevano tre scopi: punire Assad per l’attacco
chimico di Khan Sheikoun; costringerlo a cambiare atteggiamento militare sul
terreno; convicere lui e i suoi sostenitori, come la Russia e l’Iran, a
prendere sul serio il processo negoziale gestito dall’Onu a Ginevra, per
trovare finalmente una soluzione politica al conflitto. Un quarto obiettivo
indiretto era quello di lanciare un segnale al mondo, sulla determinazione con
cui la nuova amministrazione intende rispondere alle minacce, spingendo ad
esempio il presidente cinese Xi invitato a Mar-a-Lago a fare più pressione
sulla Corea del Nord per fermare il suo programma nucleare. lastampa.it/2017/04/08.
L’esercito americano ha
lanciato 59 missili Tomahawk da due cacciatorpediniere della
marina contro una base aerea di Shayrat, nel centro della Siria, da dove
si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro la cittadina di Khan Sheikhoun.–
continua”.
È rimasta alta la tensione fra
Usa e Stati Uniti anche durante la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Gli Usa non resteranno a guardare quando
vengono usate armi chimiche”, ha aggiunto nel suo intervento, attaccando Mosca:
“
Trump: ha spiegato che “gli Stati
Uniti devono prevenire la diffusione e l’uso delle armi chimiche”.
00:00
Mosca, storica alleata e
protettrice di Assad, ha già preso delle contromisure, sospendendo
l’intesa con gli Usa per la sicurezza dei voli durante le operazioni
aeree in Siria.
Putin ha presieduto una
riunione del Consiglio di sicurezza in cui, precisa il Cremlino, si è
constatato che le relazioni Usa-Russia sono danneggiate a causa del
raid.
Appoggiano la scelta degli Stati
Uniti, ovviamente, gli alleati storici di Washington come l’Inghilterra.
“Il governo britannico – fa sapere il primo ministro Theresa May –
considera l’azione una risposta appropriata”. Su “Assad pesa l’intera
responsabilità. La Francia e la Germania proseguiranno gli
sforzi con i loro partner nel quadro dell’Onu per sanzionare in modo più
appropriato gli atti criminali e l’uso di armi chimiche vietate dai trattati”,
scrivono invece il presidente francese, Francois Hollande e la cancelliera
tedesca, Angela Merkel, in una nota.
L’attacco Usa è un “passo positivo“,
ha commentato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
Trump nel 2013 diceva: “Non
attacchiamo la Siria” Tre anni e mezzo dopo siede nello Studio Ovale ed ha
evidentemente cambiato idea. Il governo italiano dalla parte di Trump. Il
presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro degli Esteri Angelino
Alfanoconcordano
con l’azione della Casa Bianca. Contrari invece all’azione militare
Usa M5s e Lega Nord. “Gli attacchi scanditi nella notte
dall’aeronautica Usa contro il territorio siriano costituiscono una chiara
violazione del diritto internazionale ilfattoquotidiano.it/2017/04/07/
L’Ottimista. Sperare che questa
azione risolva una situazione troppo intricata è difficile anche per un ottimista,
ma la speranza è l’ultima opzione che rimane.
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