Soros George. Open Society
Foundations
George Soros Investor and
philanthropist George Soros established the Open Society Foundations to help
countries make the transition from communism.
The Open Society Foundations work
to build vibrant and tolerant societies whose governments are accountable and
open to the participation of all people.
We seek to strengthen the rule of
law; respect for human rights, minorities, and a diversity of opinions;
democratically elected governments; and a civil society that helps keep
government power in check.
We help to shape public policies
that assure greater fairness in political, legal, and economic systems and
safeguard fundamental rights.
We implement initiatives to
advance justice, education, public health, and independent media.
We build alliances across borders
and continents on issues such as corruption and freedom of information.
Working in every part of the
world, the Open Society Foundations place a high priority on protecting and
improving the lives of people in marginalized communities. www.opensocietyfoundations.org.
Ventuno anni fa, con il suo fondo
Quantum, contribuì a portare la lira, e la nostra economia, a un passo dal
baratro. Ora, George Soros, finanziare americano di origini ungheresi con un
patrimonio da 14 miliardi di dollari e una seconda vita da filantropo, è fresco
vincitore del premio Terzani, ricevuto ieri a Udine per il suo saggio "La crisi globale e l'instabilità finanziaria
europea". Da lì, parlando con Repubblica e La Stampa, ripercorre la
massiccia operazione speculativa che mise in ginocchio nel 1992 il Paese. E
difende, non senza un certo cinismo, tutte le sue mosse.
"L'attacco speculativo
contro la lira - esordisce Soros - fu una legittima operazione
finanziaria". "Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank,
che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana.
Bastava saperle leggere". Nessun segreto, insomma. Nessuna informazione riservata
o soffiata nei salotti dell'alta finanza. Solo una lucida, ma spietata,
comprensione della realtà, che Soros sintetizza con nuna formula
particorlamente efficace: "Gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno
colpe. Queste semmai competono ai legislatori che permettono che le
speculazioni avvengano. Gli speculatori sono solo i messaggeri di cattive
notizie".
"In Italia la tregua non
durerà". Quindi una riflessione sul nostro Paese. La tregua dei
mercati verso l'Italia, secondo Soros, "non durerà a lungo. Siamo in una
situazione lontana dall'equilibrio". "L'Italia - dice - "è in
grave difficoltà anche se "non è senza speranza. Con dei cambiamenti alla
struttura dell'euro potrà risolvere i suoi problemi". E ancora. "La
grave recessione deriva dalle regole di austerità imposte dall'Europa". Ma
" l'Italia "non rischia di fare la fine di Cipro" afferma ancora
Soros per il quale pesa la crisi politica interna. "C'è una tragedia
dell'Europa e anche una tragedia dell'Italia: la crisi dell'euro sta lavorando
per far tornare Berlusconi..." conclude il magnate.
L'operazione. L'azione di
Soros nel 1992 - la vendita di lire allo scoperto comprando dollari - costrinse
la Banca d'Italia a vendere 48 miliardi di dollari di riserve per sostenere il
cambio, portando a una svalutazione della nostra moneta del 30% e
l'estromissione della lira dal sistema monetario europeo.
Le consguenze. Per rientrare
nello Sme, il governo italiano fu obbligato a una delle più pesanti manovre
finanziarie della sua storia - circa 93 mila miliardi di lire - al cui interno,
tra le tante misure, fece per la prima volta la sua comparsa l'imposta sulla
casa (Ici), oggi divenuta Imu. Soltanto cinque mesi prima il presidente del
consiglio di allora Giuliano Amato, proprio a causa della difficile situazione
economica in cui versava il nostro Paese anche prima dell'attacco speculativo
di Soros, era stato obbligato a dare il via libera al prelievo forzoso del
6/1000 sui conti correnti nella notte tra il 9 e 10 luglio. .huffingtonpost.it/2013/05/12.
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