La liberazione.
Il 25 aprile del 1945 dopo al resa della
Germania Giani era uscito finalmente fuori all’aria libera che aveva un profumo
particolare. Lui non apprezzò mai così tanto l’odore di salmastro che saliva
dal Canal Grande e si era messo a ballare come un forsennato per le piazze di
Venezia per tutto il giorno e per tutta la notte.
Il
giorno seguente di buon’ora era ritornato a lavorare al Bar Florida.
Si
era messo alla macchina del gelato e aveva inventato un gelato tricolore
bianco, rosso e verde usando per la prima e unica volta i coloranti.
Distribuiva
il gelato alla folla degli amici, clienti e passanti che cantavano ed
inneggiavano alla fine della guerra.
Giani
aveva le lacrime agli occhi per le immagini di tanti morti e di tante fatiche
che gli passavano veloci nella mente.
Aveva
perso una guerra che tutto sommato non era la sua guerra, era una guerra di
conquista che per lui non aveva avuto alcun senso.
Aveva
solo voglia di ricominciare a vivere.
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