Levico
A marzo Giani aveva venduto la
macchina perché i medici gli avevano sconsigliato di guidare visto che la
salute peggiorava per consolarsi quell'estate era andato in vacanza con la
famiglia a Levico.
Era bello essere in vacanza
assieme al lago.
C’era un bel fresco lontano dalla
caldo vento di scirocco che a Venezia faceva sudare e appiccicava i vestiti
alla pelle.
Allo chalet del lago c'era tutte
le sere un'orchestra che suonava.
Giani che era un notevole
ballerino ci portava la Cetta che stava seduta e lo guardava mentre lui
invitava solo le ballerine più brave e roteava nel valzer con una leggerezza
che contraddiceva i suoi cento chili. Era molto bravo.
Nicheto era orgoglioso di vedere Giani
che divorava la pista da ballo e non perdeva un fox trot, l’ultimo ballo di
moda, che cambiava sempre ballerine e che si adeguava a tutti i ritmi passando
dal valzer al tango dalla beguine al rock n' roll con la massima disinvoltura .
Era un piacere vederlo così
felice.
Nessun commento:
Posta un commento