sabato 5 agosto 2017

Acea rifiuta di intervenire per riparare le perdite



Acea continua a rifiutarsi di intervenire per evitare gli sprechi dell’acqua. Dopo il caso da noi segnalato l’altro giorno, in cui Acea subordinava il suo intervento alla firma da parte dell’utente di una illegale e unilaterale “liberatoria”, in queste ore, e da giorni, sempre sulla via Braccianese, Acea non si è fatta vedere per riparare una cospicua perdita che sta allagando entrambe le carreggiate di marcia creando gravissimo pericolo per la circolazione. Acea, col presidente indagato dalla magistratura per inquinamento ambientale, sembra un’azienda allo sbando totale: forte con i deboli, ossia gli utenti che chiamano decine di volte pregando di riparare la perdita al loro contatore ottenendo in cambio dichiarazioni dal sapore ricattatorio (“o firmi o non veniamo”) , dichiarazioni peraltro reiterate dagli stessi uffici Acea. Intanto Acea ieri mattina  si è beccata una denuncia dall’utente in questione, irriso e ricattato da un operatore, denuncia presentata presso la stazione dei carabinieri. Ogni giorno l’utente in questione, il cui contatore perde ogni giorno decine e decine di litri nell’indifferenza di Acea, continua a chiamare per sollecitare il semplicissimo intervento, ma da questo orecchio Acea non ci sente. In ogni caso le chiamate inascoltate saranno di ausilio agli inquirenti quando sarà il momento della resa dei conti. La recente grossa perdita della via Braccianese, ora, aggrava la situazione, perché ettolitri di acqua si stanno sprecando, stanno finendo persi per sempre, e Acea, in un periodo di grave siccità come questo, rimane inerte e permette che milioni di litri di acqua vadano sprecati. Della questione saranno ora informati gli organi parlamentari, sperando che contestualmente la giustizia faccia il suo corso. Invitiamo gli utenti che riscontrino questi stessi problemi, ossia il rifiuto di intervenire da parte di Acea, a presentare denuncia agli organi competenti affinché Acea onori il contratto che ha firmato.  4 agosto 2017 secoloditalia.it/


L’otttimista. Per fortuna che hanno assunto mpolti dirigenti e molti di pendenti per darci questo ottimo servizio.
Peraltro le denunce alla magistratura non servono a niente perché il disservizio rimarrà per anni s es is apettano le sentienze,.

Serve un’indignazione popolare ceh cacci dal posto pubblico chi non è capace

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