Acea continua a rifiutarsi
di intervenire per evitare gli sprechi dell’acqua. Dopo il caso da noi
segnalato l’altro giorno, in cui Acea subordinava il suo intervento alla firma
da parte dell’utente di una illegale e unilaterale “liberatoria”, in queste
ore, e da giorni, sempre sulla via Braccianese, Acea non si è fatta vedere
per riparare una cospicua perdita che sta allagando entrambe le carreggiate di
marcia creando gravissimo pericolo per la circolazione. Acea, col presidente
indagato dalla magistratura per inquinamento ambientale, sembra un’azienda
allo sbando totale: forte con i deboli, ossia gli utenti che chiamano decine di
volte pregando di riparare la perdita al loro contatore ottenendo in cambio
dichiarazioni dal sapore ricattatorio (“o firmi o non veniamo”) , dichiarazioni
peraltro reiterate dagli stessi uffici Acea. Intanto Acea ieri mattina si
è beccata una denuncia dall’utente in questione, irriso e ricattato da un
operatore, denuncia presentata presso la stazione dei carabinieri. Ogni giorno
l’utente in questione, il cui contatore perde ogni giorno decine e decine di
litri nell’indifferenza di Acea, continua a chiamare per sollecitare il
semplicissimo intervento, ma da questo orecchio Acea non ci sente. In ogni caso
le chiamate inascoltate saranno di ausilio agli inquirenti quando sarà il
momento della resa dei conti. La recente grossa perdita della via Braccianese,
ora, aggrava la situazione, perché ettolitri di acqua si stanno sprecando,
stanno finendo persi per sempre, e Acea, in un periodo di grave siccità come
questo, rimane inerte e permette che milioni di litri di acqua vadano sprecati.
Della questione saranno ora informati gli organi parlamentari, sperando che
contestualmente la giustizia faccia il suo corso. Invitiamo gli utenti che
riscontrino questi stessi problemi, ossia il rifiuto di intervenire da parte di
Acea, a presentare denuncia agli organi competenti affinché Acea onori il
contratto che ha firmato. 4 agosto 2017 secoloditalia.it/
L’otttimista. Per fortuna che
hanno assunto mpolti dirigenti e molti di pendenti per darci questo ottimo
servizio.
Peraltro le denunce alla
magistratura non servono a niente perché il disservizio rimarrà per anni s es
is apettano le sentienze,.
Serve un’indignazione popolare
ceh cacci dal posto pubblico chi non è capace
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