martedì 21 novembre 2017

conclusioni della COP23 di Bonn.

Buongiorno,
vi disturbo per farvi sapere quali sono state le conclusioni di ieri della COP23 di Bonn. Purtroppo, i 195 paesi più l’Unione Europea, chiamati ad iniziare a redigere un regolamento per dare concretezza all’Accordo di Parigi, cominciando dall’abbattimento dei gas climalteranti, non hanno fatto molta strada. I governi, favorendo la logica di un passaggio indolore per l’economia e per la finanza rispetto alla urgenza di un cambio di passo nel settore dell’energia, hanno mostrato tutta la loro debolezza. Infatti, oltre a rinunciare a chiedere sia all’una che all’altra una riduzione dei dividendi a beneficio dell’aumento degli investimenti nella ricerca per il più rapido possibile abbandono della combustione delle fonti fossili, essi, aspettando ad assumere gli ineludibili provvedimenti efficaci, renderanno più brusco e traumatico l’impatto delle loro conseguenze per le abitudini ed i comportamenti quotidiani dell’uomo. Da tempo il Circolo “AmbienteScienze” è convinto del ruolo di “moral suasion” che l’aumento della pressione democratica sui “decisori politici” potrebbe avere, ed oggi, vedendola evocare con maggiore determinazione del passato anche dal mondo della scienza, non può che esserne soddisfatto. Naturalmente, perché la pressione civica sia incisiva, ancorché civile, occorre che sia frutto della corretta consapevolezza su ciò che sta accadendo e quindi risultato di uno stretto rapporto con il mondo dei saperi. In altre parole, occorre che il cittadino-elettore sia bene informato e tutto ciò che viene fatto con serietà e competenza a questo fine, è cosa ben fatta.
Per concludere, sia permesso chiedervi cortesemente di dedicare mezzora in questo fine settimana per vedere questo servizio Rai. Basterà cliccare qui:http://www.raiplay.it/video/2017/11/TG-2-Punto-di-Vista-f62b6ba0-5178-453b-8400-d52eb5c740ec.html. Grazie.
Benito Fiori
 nov. 2017

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