Il lavoratore può segnalare illeciti in aziende pubbliche e
private. E’ di qualche giorno fa il via libera definitivo della Camera alla legge sul whistleblowing,
che tutela chi segnala illeciti negli enti pubblici, nelle aziende pubbliche
e private.Per chi segnala reati o irregolarità nel lavoro pubblico o
privato, a partire da casi di corruzione, è prevista una tutela
dell’identità, oltre alla garanzia di nessuna ritorsione sul lavoro né tanto
meno di atti discriminatori. Nello specifico, il lavoratore, pubblico o
privato, che segnala all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), o denuncia
all’autorità giudiziaria illeciti di cui sia venuto a conoscenza grazie allo
svolgimento della propria attività lavorativa, non può essere sanzionato,
demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura
organizzativa che potrebbe avere effetti negativi.
Inoltre non hanno nessun valore eventuali atti
discriminatori o ritorsivi adottati dal datore di lavoro. La legge non basta,
come dice anche Andrea Franzoso, il whistleblower che ha denunciato le
“spese pazze” in Ferrovie Nord e che ha raccontato la sua vicenda
ne Il Disobbediente: “Il lavoratore privato sarà meno tutelato di quello
pubblico, ma è certamente un inizio”.
La bufala
ma un paese serio ha bisogno di una legge speciale per proteggere che segnala un reato?
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