lunedì 27 novembre 2017

Germania Legge sui partiti

In Germania le entrate dei partiti politici, previste dal “Parteiengesetz”, sono costituite da:
1) quote corrisposte dagli iscritti (che costituiscono, per i partiti rappresentati nel Bundestag, ca. il 25% delle entrate annuali complessive)
2) contributi volontari di privati (“Spenden”); il loro ammontare e´ pari ca. al 15% annuo dei “Parteieikünfte insgesamt”
3) contributi pubblici (in passato si era parlato in proposito di “Wahlkampfkostenerstattung” (rifusione delle spese sostenute per le campagne elettorali))
4) contributi obbligatori a carico degli eletti (c.d. Mandatsträgerbeiträge) nelle liste del partito
5) partecipazioni societarie (che incidono nella misura di ca. il 6% delle entrate dei partiti):
Il “Parteiengesetz” ha determinato – per il 2011 – in Euro 141,9 mio. l´ammontare massimo (“absolute Obergrenze”) dei contributi pubblici che possono essere erogati in favore dei partiti politici ed in 150,8 mio. Euro quello per il 2012. A decorrere dal 2013 questi contributi saranno aumentati – annualmente – sulla base dell´incremento del costo della vita e dell´aumento delle retribuzioni corrisposte ai dipendenti ed ai lavoratori degli enti locali; di questi due indici va tenuto conto nella misura del 70% e, rispettivamente, del 30%; a tal fine il presidente dello “statistischen Bundesamt” (l´ISTAT della BRD) trasmette al presidente del “Bundestatg” – entro il 30 aprile di ogni anno – gli indici ora menzionati.
Norme assai dettagliate sono dettate per la “öffentlichen Rechenschaftslegung”. Il direttivo del partito – al termine di ogni anno – e´ obbligato ad indicare, nel “Rechenschaftsbericht”, “wahrheitsgemäß und nach bestem Wissen und Gewissen”, sia la provenienza che le modalita´ di impiego dei mezzi finanziari del partito nonche´ la composizione del patrimonio dello stesso. Il “Rechenschaftsbericht” deve essere firmato dal presidente del partito e dal membro del direttivo competente per le “Parteifinanzen”; deve anche essere esaminato, prima della presentazione al presidente del “Bundestag”, da un commercialista. Inoltre vi e´ obbligo che il “Rechenschaftsbericht” venga sottoposto all´approvazione del congresso del partito.
Il presidente del “Bundestag” sottopone il “Rechenschaftsbericht” ad un controllo formale e sostanziale. Ogni anno il presidente del “Bundestag” informa, sommariamente, l´organo da lui presieduto – con una breve relazione – sulle entrate e sulle uscite dei singoli partiti nonche´ sul loro patrimonio. Con cadenza biennale il presidente del Bundestag informa il Bundestag dettagliatamente sullo stato delle finanze dei partiti e sui rendiconti presentati dai partiti.Le misure – preventive, ma non solo – adottate, perseguono il chiaro intento di evitare che clientelismi e favoritismi (piu´ o meno palesi) prendano il sopravvento sulla legalita´. Clientelismi, servilismi e favoritismi (di fronte ai quali, in alcuni Stati europei, chi dovrebbe contrastarli e reprimerli, sembra chiudere tutti e due gli occhi – per paura o, forse, piu´ per opportunismo), minano la credibilita´ della politica (e non solo di essa); vi e´ pure il pericolo di un´estensione di questa “piaga” alla giustizia (e´ noto che le “malattie contagiose” si diffondono rapidamente). Quanto siano stati deleteri i legami tra la politica e la giustizia, l´hanno dimostrato gli avvenimenti del secolo passato, quando alla giustizia e´ stato impedito ogni controllo sull´operato della politica(1); quando la giustizia si e´ posta al servizio dalla politica (ormai priva di controlli di qualsiasi natura) e la giustizia si e´ trasformata in giustizia di partito, la peggiore giustizia.
(Altalex, 14 aprile 2012. Articolo di Armin Kapeller)
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LA bufala
in Italia una legge così non la faranno mai perché i capoccioni non voglio fare sapere chi sono i finanziatori e soprattutto come spendono i soldi.
Inoltre così i candidati li nomineranno loro e non gli iscritti.
Al massimo agli iscritti concedono le primarie fra due candidati.

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