sabato 25 novembre 2017

nuovi cittadini in Italia 178mila

L’Italia è il Paese d’Europa che nel 2015 ha visto il maggiore incremento di nuovi cittadini: 50mila persone in più (il 37%) rispetto al 2014. Non solo: proprio nel 2014 è stata la nazione, seconda solo alla Spagna, col maggior numero di naturalizzazioni (il 15% dell’intera Unione europea). Il dato è stato elaborato dalla Fondazione Ismu (Istituto per lo studio della multietnicità) di Milano. L’anno passato sono stati 178mila gli stranieri residenti che hanno ottenuto il passaporto della nostra Repubblica, circa 35 su mille dei 5 milioni di stranieriregolarmente residenti. La notizia non è irrilevante se si considera che l’Italia è uno degli Stati con le regole più restrittive in materia. E in cui lo ius sanguinis (il sistema che basa la concessione della cittadinanza solo sulla discendenza di “sangue” da italiani) è applicato in maniera molto solerte. Se non si hanno avi italiani è infatti possibile la naturalizzazione solo dopo due anni di matrimonio, oppure per residenza: almeno 10 anni in Italia se cittadino extracomunitario, 4 anni se appartenente all’Unione europea. Solo la Svizzera ha leggi più severe. “Sono diventati italiani – spiega a ilfattoquotidiano.it Giorgia Papavero, ricercatrice del settore monitoraggio dell’Ismu – soprattutto molti di coloro che appartengono a comunità di antico insediamento e che hanno maturato i requisiti di acquisizione per residenza: soprattutto albanesi e marocchini


La bufala
cosa costa un nuovo cittadino.
Se fa ricongiungere un parente privo di reddito con età superiore a 55 anni lo Stato italiano gli darà la pensione sociale sicuramente ed una casa popolare se collocato in posizione utile nelle graduatorie, oltre  assistenza medica.
Poi ce la prendiamo con i baby pensionati!

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