lunedì 8 gennaio 2018

Il matrimonio religioso del cittadino italiano celebrato all’estero

 Se un cittadino italiano celebra un matrimonio religioso all’estero questo sarà valido ed efficace in Italia solo se produce effetti civili per l’ordinamento dello Stato straniero in cui si è celebrato e dovrà essere trascritto, con valore dichiarativo e non costitutivo (ovvero non è necessaria la trascrizione perché il matrimonio sia considerato valido), nei registri dello stato civile italiani.
Invero, i giudici della Corte di Cassazione (l’organo giudicante in Italia più importante), si sono espressi circa la validità, in Italia, di matrimoni celebrati all’estero secondo il rito canonico-concordatario, perché ritengono che il sacramento del matrimonio abbia un valore ultraterritoriale e possa essere ricevuto in qualsiasi parte del mondo dove siano presenti ministri del culto cattolico (sacerdoti). Pertanto, il matrimonio così contratto, essendo celebrato secondo un ordinamento giuridico vigente anche all’estero e che dallo Stato italiano è riconosciuto come competente nella materia matrimoniale, deve ritenersi valido civilmente e deve poter essere trascritto.

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