Le intenzioni sono chiare, sferrare il
primo pesante colpo di maglio al consociativismo che sta asfissiando la
dialettica democratica e lo sviluppo del Paese, caratterizzato da una economia
parassitaria che appesantisce in modo esponenziale il debito pubblico.
Da qui ricominciamo una nuova avventura,
capitanata da Irene Pivetti, nel battesimo di ItaliaMadre, liberale
e moderna, rappresentata da Irene che da atto delle operazioni che intende
attuare senza alcuna retorica e nella concretezza.
Ora, io credo che l’impressione liberale
possa di nuovo assumere la sua energia felice e rampante. Portiamo avanti anche
coloro che sono rimasti indietro. Questo significa ridare dignità alle imprese
che per molto tempo hanno garantito posti di lavoro e offerto continuità
all’integrità delle famiglie. E’ proprio qui che inizia la vita in due parole:
famiglia e lavoro. Le imprese trascinano l’economia e dietro alle locomotive ci
sono le famiglie. Non si può nemmeno iniziare a immaginare una discussione in
tema di diritti dei lavoratori e del cittadino se le locomotive-Aziende sono
appesantite e operano con affanno dentro e fuori il nostro territorio.
Sappiamo ascoltare i nostri
interlocutori, questa è la nostra virtù. Poter risolvere i problemi su tutti i
fronti è un’impresa epica, il tempo ci è avverso, ma sapremo orientarci. Nel
tempo dell’egoismo dettato dalla sopravvivenza di molti, l’orecchio di ItaliaMadre si fa paziente. Daniele Scandella
Italiamadre.it
voto 8
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