Trenord
e il trasporto regionale.
«Dobbiamoe esigere che in Lombardia si facciano
investimenti: tra Bergamo e Brescia, come tra Bergamo e Malpensa, c’è ancora un
binario unico. Qui la Regione deve assumersi un impegno di programmazione e
mettere in fila le priorità di investimento. L’altro pezzo è la gestione. Qui
il tema è che alla scadenza del contratto di Trenord si faccia una gara
pubblica per riassegnare il servizio regionale, come hanno fatto Emilia e
Veneto. E nella gara una delle condizioni da porre ai partecipanti è l’obbligo
di fornire treni nuovi fino alla totale sostituzione del parco circolante. La
Giunta regionale ha invece annunciato un progetto da 1,6 miliardi di euro ma i
soldi ver sono solo 90 milioni e i treni nuovi non arriveranno prima del
2022: la solita nuvola di fumo».
«Bisogna trovare subito un modo per far salire sui
treni solo chi ha il biglietto. Si può fare con stazioni presidiate dai
tornelli e, nelle stazioni più piccole, limitando il numero di porte attraverso
le quali si può accedere ai treni, limitando la salita a bordo a poche porte
presidiate da personale viaggiante. Poi occorre far funzionare le telecamere,
che oggi ci sono ma non funzionano. E proseguire coi servizi di vigilanza a
bordo. La somma di queste cose produce risultati».
Voto 5
Con la introduzione delle gestioni regionali il trasporto
ferroviario è ritornato indietro di venti anni nella erogazioni dei servizi
Le coincidenze non sono garantite trattandosi di gestori
diversi .
I finanziamenti vanno all’alta velocità che collega solo i
centri principali così i piccoli centri muoiono.
Gli utenti disagiati pagano sì prezzi politici ma i sevizi
sono zero.
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