lunedì 26 marzo 2018

L'iper-regolamentazione nazionale impedisce lo sviluppo dell'economia digitale


L'iper-regolamentazione nazionale e locale impedisce lo sviluppo dell'economia digitale

L'economia delle app offre grandi opportunità di creazione di nuove iniziative imprenditoriali e di creazione di nuova occupazione. Purtroppo questo sviluppo è ostacolato da una congerie di normative nazionali e locali che, limitando l'accesso al mercato, difendono gli operatori tradizionali e danneggiano i consumatori. Lo sostiene l'avvocato Maria Vittoria La Rosa nel Briefing Paper "I lacci burocratici all'economia digitale"  pubblicato oggi dall'Osservatorio sull'economia digitale dell'Istituto Bruno Leoni. 
Lo studio, dopo aver introdotto il contesto normativo in cui le piattaforme online si inseriscono e i tentativi di disciplinarle tentati nel corso della Legislatura che si sta chiudendo, esamina tre casi concreti: la ricettività extra-alberghiera, i servizi turistici alternativi e il fenomeno degli home restaurant. Scrive La Rosa: "pare evidente la distonia esistente tra l'obiettivo di incentivare la app economy - indicato a livello comunitario - e le limitazioni imposte nei fatti (o che si è tentato di imporre) all'ingresso di nuovi operatori sui mercati potenzialmente interessati dall'attività delle piattaforme di condivisione". Alla luce dei casi esaminati, La Rosa conclude che "l'obiettivo di rimuovere gli ostacoli regolatori alla diffusione della app economy è destinato a essere frustrato, fino a quando non sarà affrontata in maniera sistemica una seria opera di semplificazione degli adempimenti burocratici e dei requisiti strutturali imposti dalle normative settoriali e locali di riferimento".
Il Briefing Paper "I lacci burocratici all'economia digitale", di Maria Vittoria La Rosa.

LA bufala
ma l'e commerce favorisce lo sviluppo dell'economia soprattutto quella delle piccole aziende commerciali sul territorio o le fa chiudere?

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