Egregio Magnifico Rettore Facoltà di Farmacia
un suo simpatico professore adotta questo schema per
fare gli esami.
Primo appello In primis prova scritta che viene
superata da una buona parte degli allievi
secondo dopo una settimana 10- 15 giorni con comodo
correzione globale
dopo altra settimana 10 giorni con comodo orali nei
quali i candidati una ventina vengono divisi in due gruppi per difficoltà di
avere una aula per un tempo più lungo di un paio d’ore.
quindi altri 7- 10 giorni per accedere agli orali del
secondo gruppo dove vengono regolarmente bocciati un numero esagerato di
candidati.
Uno spostamento dell'appello è normale perché c'è sciopero dei Tram perché manca l'aula per gli esami.
Uno spostamento dell'appello è normale perché c'è sciopero dei Tram perché manca l'aula per gli esami.
Secondo appello si ripete in egual misura con uguali
risultati: promozione agli scritti bocciatura agli orali fino a quando si andrà
avanti.
Questo è un ottimo metodo secondo lei di istruire gli
allievi? Lei come rettore cosa pensa di fare: forse dare un premio di produttività per l'aumentato
introito degli iscritti fuori corso?
Distinti saluti
Cesare Fedeli
LA bufala
i metodi didattici non si discutono.
Si sa che i professori universitari hanno subito selezioni durissime per accertare la loro competenza professionale.
Sono le colonne portanti della ricerca e sostegno della nazione.
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