trattamenti assistenziali e previdenziali inespressi
Alcuni trattamenti assistenziali e previdenziali vengono
erogati dall’Inps solo in seguito alla presentazione di una specifica domanda.
Si tratta ad esempio di maggiorazioni sociali, importi aggiuntivi, assegni al
nucleo familiare, prestazioni a favore degli invalidi civili e integrazioni sui
trattamenti minimi, chiamati inespressiperché per questi non è
prevista l’erogazione automatica da parte degli uffici preposti. Se il
cittadino non fa esplicitamente richiesta, il diritto viene ignorato. A
volte rientrano in questa categoria i diritti sorti dopo la liquidazione della
pensione.
Tuttavia, non si tratta di un aumento identico per tutte le
pensioni, e quasi sempre le maggiorazioni risulterebbero ben inferiori ai 300
euro e dunque non si tratterebbe di “una grande somma” come in più
occasioni annunciato. In molti casi, secondo quanto riferito dai sindacati, le
cifre recuperabili sono tra i 40 e i 50 euro mensili: somme che possono
comunque fare la differenza per chi percepisce pensioni molto basse.
Si stima inoltre che circa un terzo dei pensionati (6
milioni su un totale di 18) potrebbe ricevere un aumento, dunque ogni
pensionato ha tutto l’interesse a verificare ed esprimere i propri diritti.
Statistiche alla mano, spesso le maggiorazioni più
significative riguardano i cittadini che percepiscono una pensione inferiore
agli 850 euro lordi, per i quali l’esercizio dei diritti inespressi consente
già di recuperare in tutto il Paese alcuni milioni di euro l’anno. Il
Lazio sembra essere, in questo senso, la regione più virtuosa, seguito da
Piemonte, Puglia, Veneto e Liguria.
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