Una moratoria e una reprimenda: l’Unesco ha deciso
di concedere più tempo a Venezia. L’organizzazione dell’Onu per
il patrimonio mondiale ha fatto sapere che non voterà – come paventato
-.l’inclusione del capoluogo lagunare nella black-list dei siti a rischio. Lo
status di Venezia come patrimonio dell’umanità sarà quindi congelato fino al
2019 nell’attesa che il governo e il Comune presentino un piano dettagliato su
turismo e grandi navi che dovrà essere consegnato entro il 1 dicembre 2018.
Brugnaro e Bokova
La decisione dell’organizzazione internazionale arriva circa
dopo un mese dell’invio a Parigi della relazione italiana sui progressi fatti a
tutela della città e della laguna. Nel documento, apprezzato dall’Unesco, erano
incluse misure per la diversificazione degli accessi turistici e il piano per
le grandi navi nel canale Vittorio Emanuele. L’Unesco aveva espresso
soddisfazione anche per gli sforzi inclusi nel ‘Patto per Venezia’ stretto fra
il sindaco Luigi Brugnaro e l’allora premier Matteo Renzi.
Chiesto un nuovo rapporto sullo stato di conservazione del
sito e di tutte le azioni svolte per il suo mantenimento entro il primo
dicembre 2018, in modo che il dossier possa essere esaminato nella sessione
plenaria nella 43. sessione annuale del Comitato, fissata nel l’estate
2019. onuitalia.com/2017/06/06/
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