venerdì 1 giugno 2018

Funzionari ONU cosa guadagnano?


Mentre il mondo è in crisi, e sempre più numerosi sono i diseredati che ne fanno le spese, c’è una categoria che la crisi non la sente proprio: sono i funzionari Onu, soprattutto quelli in forza presso le comode sedi di New York, Ginevra o Vienna, lontano dalle difficoltà e dai rischi che affrontano i loro meno privilegiati colleghi sul campo, dove ogni anno sono centinaia a dare la vita per le Nazioni Unite.
Senza spingerci fino ai piani alti dell’Organizzazione, limitiamoci a considerare la situazione di un funzionario intermedio (grado “P4”) nella confortevole e protettiva Ginevra: avrà per prima cosa diritto ad uno stipendio annuale netto di base che potrà arrivare, secondo anzianità e situazione familiare, fino a 94.540 Usd.
A questo si aggiunga il cosiddetto “post adjustment” (“aggiustamento salariale”), cioè la percentuale dello stipendio netto di base pagata in aggiunta ad esso, calcolata, attraverso parametri piuttosto opinabili, in base al costo della vita nel luogo in cui si presta servizio. Se per esempio in un posto duro come Tripoli, tale percentuale è “solo” del 36.2%, e a Roma è del 63%, a Ginevra essa raggiunge il 104,1%. In tal modo, lo stipendio fa un po’ più che raddoppiare, arrivando alla rispettabile cifra (netta ed esentasse) di 192.956,14 Usd (circa 12.400 euro al mese).
A questo si aggiunga una nutrita serie di benefits che accrescono il costo lordo (per i contribuenti) del posto in questione, e che comprendono (sperando di non dimenticare nulla): polizza salute (che copre anche l’80% delle spese dentistiche) per tutta la famiglia; polizza vita; contributi pensionistici; sussidio per gli studi di ciascuno dei figli fino a 25 anni (fino al 75% delle spese sostenute); senza scordare le indennità di trasloco, il pagamento di viaggi per facilitare le ferie nel paese di origine, 30 giorni all’anno di vacanze più ovviamente sabati, domeniche e feste comandate (all’Onu si celebrano tutte quelle delle principali religioni mondiali: quando si dice lo spirito ecumenico!); senza dimenticare le esenzioni fiscali.ilfattoquotidiano.it

La bufala
certo chi si impegna per battaglie per la sussidiarietà deve guadagnarci qualcosa, o no?



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