martedì 11 settembre 2018

Def 2019


Def 2019

La giostra sul Def, il piano triennale sui conti pubblici, è cominciata a girare furiosamente grazie alle indiscrezioni con cui vengono sapientemente imboccati gli attivisti di partito annidati nelle redazioni dei media.
L’attenzione dei mercati e delle imprese si concentra ovviamente sui numeri per il 2019, visto che solo pochi visionari scommettono su un governo che duri molto a lungo dopo le elezioni europee. Le proposte sul tappeto costano 145 miliardi di euro (escluso lo sbandierato taglio delle accise sulla benzina) da finanziare con un gigantesco assegno scoperto, cioè facendo esplodere fragorosamente il debito pubblico italiano. 
Però il “Libro dei Incubi” ovvero il “Contratto di governo” asserisce che l’implementazione delle misure sarebbe stato graduale. 
Abbiamo incluso valori certi e coerenti con il Def aggiornato a ottobre 2017 e stimato gli impegni che le dichiarazioni dei ministri prefigurano. Per essere onesti, tali dichiarazioni non sono un paradigma di coerenza, ad esempio il Ministro dell’Economia Tria all’Ecofin ha reiterato l’impegno che il deficit si attesterà sull’1,6% del Pil.
Inoltre su alcuni capitoli come le minori accise sulla benzina e la flat tax per le partite IVA i numeri non sono stati ventilati nemmeno a titolo di ballon d’essai.
 Poi vanno aggiunte alcune spesucce (si fa per dire) per l’Alitalia, i centri per l’impiego (dediti alla trasformazione degli inoccupabili in maestranze stakanoviste), le infrastrutture nuove (altro potenziale pozzo di San Patrizio, protettore dei keynesiani savonaroli), nonché la manuntenzione delle vecchie per evitare altri crolli di ponti e scuole. 
In definitiva, volendo mantenersi nell’alveo delle known unknowns, come le ebbe a definire Rumsfeld dal vertice del Pentagono, le spese senza copertura implicherebbero un deficit intorno al 3,3% anche ipotizzando qualche effetto di stimolo al Pil dell’incremento di spesa. nextquotidiano.it/


LA bufala
Il bello è che non c’è nessuno che sia d’accordo su numeri che dovrebbero essere oggettivamente inattaccabili

Nessun commento:

Posta un commento