Si è sbloccata solo all’alba di ieri, dopo quasi 18 ore di
confronto ininterrotto, la trattativa tra Mittal e sindacati per la cessione del gruppo Ilva. A fare decollare un
negoziato che procedeva tra mille difficoltà e che non era riuscito fino ad
allora ad avvicinare le parti, la decisione verso le 5 di mattina di
ArcelorMittal di aprire alla richiesta dei sindacati di ritoccare il numero
delle riassunzioni nella newco di prossima istituzione.
Probabilmente spinta anche da un atteggiamento del Governo
che non ha mollato la presa, la multinazionale dell’acciaio ha quindi portato
dai 10.300 inizialmente proposti, 10.100 subito più altri 200 entro il 2021,
a 10.700 le assunzioni da effettuare, e tutte entro il 2018. La decisione
- come raccontano i protagonisti della trattativa - assieme a quella già messa
sul tavolo di confronto di riassorbire tutti gli eventuali esuberi che fossero
rimasti nella vecchia Ilva dopo il 2023, ha di fatto spianato la strada
all'accordo.adnkronos
LA bufala
In politica contano i risultati e questo è un risultato che
moltissimi si aspettavano.
Manca ancora il referendum fra i lavoratori
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