martedì 11 settembre 2018

Sui btp Il rischio c’è?


Sui btp Il rischio c’è?

I Btp sono finiti sotto pressione. quali consigli per chi li vuole comprare e quali per chi già li detiene?
È inopportuno provare a dare consigli sui Btp, perché la scelta dipende, da un lato, dal profilo di ciascun investitore in termini di tolleranza al rischio, obiettivi finanziari e orizzonte temporale, e, dall’altro, dalle aspettative che ciascun investitore può avere sull’evoluzione della situazione politica italiana e sulle scelte di politica economica che l’esecutivo compirà nella legge di bilancio. La pressione sui Btp degli ultimi mesi si può tendenzialmente mettere in relazione con le dichiarazioni dei membri del governo e i programmi delle due forze politiche che lo sostengono. Questi elementi hanno negli ultimi mesi alimentato una conflittualità crescente con l’Europa e la percezione di un rischio di una minore disciplina fiscale rispetto ai precedenti esecutivi. Non è detto che questi rischi si tramutino in realtà.
Ritiene dunque poco fondati i timori che prospettano un’evoluzione drammatica della situazione attuale?
Sappiamo che, nel contesto normativo vigente in Italia e nell’Unione Europea, l’Italia è destinata a rimanere nell’euro e nell’Unione, quindi ipotizzare scenari di rottura significa immaginare che l’Italia decida di muoversi al di fuori del sistema di regole che essa stessa ha contribuito a scrivere. In un contesto di crescita globale sincronizzata di cui continua a fare parte anche l’Italia, sebbene con un passo più lento di molti altri Paesi, quello che si può dire è che le tensioni sui Btp riflettono timori specifici all’Italia, non preoccupazioni generiche e più ampie che coinvolgono anche il nostro Paese di riflesso. In quest’ottica, i rendimenti sul nostro debito pubblico sono, coerentemente, superiori a quelli di altri Paesi dell’area euro. repubblica.it/

La bufala
In una situazione in continua evoluzione e in un momento storico dove mancano veri leader che diano sicurezza il rischio c’è.

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