chi comprerà i Buoni del Tesoro italiano?
Per finanziare la spesa bisognerà vendere Titoli di Stato sul
mercato. Ma chi comprerà i Buoni del Tesoro italiano? E quando costerà a Paese
farsi prestare denaro sui mercati internazionali?
Il fattoquotidiano.it lo ha chiesto ai protagonisti dell’industria,
della finanza e della politica italiana presenti al The European House – Ambrosetti di
Cernobbio: da Monti a Cottarelli, da Gros-Pietro a Davide Serra. E le rispostesono
state talvolta sorprendenti. L'articolo Titoli di Stato, chi li compra?
Dal Forum Ambrosetti le risposte di economisti e
finanzieri italiani: da Monti a Cottarelli, da Profumo a Davide Serra proviene
da Il Fatto Quotidiano.
Chi ha paura dei BTP? Non molti, si direbbe dai dati resi
noti dalla Banca d’Italia sull’asta di oggi della terza tranche dei titoli a 10
anni con scadenza dicembre 2028. A patto che offrano rendimenti rotondi e
vengano portati a casa a un prezzo scontato, ben sotto la parità. Il Tesoro
offriva fino a 2,25 mld e li ha collocati tutti a fronte di una richiesta di
oltre 3 mld. Solo che la cedola offerta del 2,8% in asta è salita fino al
3,25%, mentre il prezzo di aggiudicazione è stato un magro 96,35 rispetto al
nominale pari a 100. A fine luglio lo stesso BTP era stato collocato con una
cedola del 2,87%, a un prezzo di 99,54, anche in quel caso con richieste ben
sopra l’offerta. Tra le due aste c’è stata la tragedia di Genova e l’aumento
della tensione tra Roma e Bruxelles su diversi fronti: dai migranti, al
bilancio europeo, al possibile sfondamento del limite del 3% del deficit
pubblico. Tutte ottime scuse per chiedere e pretendere dal Tesoro italiano
prezzi più bassi e rendimenti più alti per l’acquisto di BTP.
Dal punto di vista dell’investitore nel debito italiano si
può vedere la situazione da due punti di vista. Il bicchiere mezzo vuoto, vale
a dire la possibilità che la situazione peggiori ancora, come raccontano quelli
che parlano di tempesta perfetta in arrivo con l’autunno, e quindi con la
possibilità di spuntare rendimenti ancora più alti e prezzi ancora più bassi
direttamente sul mercato nelle prossime settimane, senza nemmeno bisogno di
comprare i BTP in asta. Ma evidentemente c’è anche chi vede il bicchiere mezzo
pieno, visto che i compratori all’asta del decennale non sono mancati. Magari
la tempesta perfetta non arriva, magari c’è già stata a mezza estate, e i
prezzi spuntati all’asta del 30 agosto possono costituire la base per portare a
casa un bel capital gain tra qualche settimana o qualche mese. Se lo
spread infatti dovesse rientrare, i rendimenti dei BTP comprati in asta
scenderebbero sensibilmente spingendo così al rialzo i prezzi, magari ben sopra
la parità. financialounge.com
LA bufala
E’ meglio comprare btp ed avere un piccolo tasso di
interesse ( rischiando di perderci solo se si rivendono prima della scadenza) o tenerli depositati in Banca ad interessi 0
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