giovedì 20 dicembre 2018

Il ddl Anticorruzione è approvato

Il ddl Anticorruzione è approvato. Atteso soprattutto per il daspo ai corrotti e l’utilizzo dell’agente sotto copertura per indagare sui reati di tipo corruttivo, il ddl contiene anche nuove norme sul finanziamento dei partiti politici.
Diverse le novità che vanno a modificare – la legge sul finanziamento ai partiti.
Niente privacy per chi finanzia i partiti politici con più di 500 euro. Neanche quando si tratta di soldi donati alle fondazioni che poi li girano agli stessi partiti. E’ vero infatti che la normativa sulla privacy consente di omettere i nomi dei finanziatori che non hanno rilasciato il consenso alla pubblicazione dei dati personali. Fino ad oggi, dunque, le donazioni fino a 100mila euro potevano rimanere “orfane“. La legge, invece, va in direzione opposta. “È fatto divieto ai partiti o movimenti politici di ricevere contributi, prestazioni gratuite o altre forme di sostegno a carattere patrimoniale, in qualsiasi modo erogati, ivi compresa la messa a disposizione con carattere di stabilità di servizi a titolo gratuito, da parte di persone fisiche o enti che si dichiarino contrari alla pubblicità dei relativi dati“
E’ obbligatorio inoltre “Pubblicare certificato penale candidati” – Viene poi inserito un nuovo obbligo per i partiti: a tutti i tipi di elezioni – a parte quelle nei comuni con meno di 15mila abitanti – bisognerà “pubblicare sul proprio sito istituzionale il curriculum vitae dei loro candidati ed il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziario”.

LA bufala
È incredibile notare come i giornali locali non abbiano mai dato puntuali notizie dei curricula dei candidati neppure delle loro avventure nel casellario.
Solo dichiarazioni ad effetto semmai.

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