recuperare le batterie al litio
Questa domanda è stata posta molte volte, poiché presto
aumenterà l’utilizzo di dispositivi di accumulo elettrochimico, come le
automobili elettriche o le reti elettriche delle case. Quindi è stata
approfondita la sfida: riuso contro riciclo delle batterie
ricaricabili delle auto elettriche, che ormai stanno prendendo piede anche in
Italia. È stato domandato al direttore del CNR-ICCOM di Firenze quali sono i
vantaggi e gli svantaggi delle due tipologie di scontro, e se potrà nascere una
filiera nazionale con un particolare impatto sul costo futuro dei dispositivi.
Tramite il riciclo è possibile recuperare la
maggior parte dei metalli presenti nelle batterie, senza distinzione tra quelli
attivi o quelli passivi. Un importante metallo contenuto in ingenti quantità è
il cobalto, rappresentando il 30-40% del peso totale di una
batteria. Oltre al litio che verrà recuperato, che grava poco sul costo del
dispositivo, il recupero del cobalto è molto importante poiché molto
costoso, raggiungendo i 22$ al kg.
Aumentando il numero di batterie in circolazione, infatti,
in pochi decenni il litio potrebbe terminare.
Il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo (Cobat) insieme al
CNR stanno lavorando per aggiornare e creare un procedimento innovativo per
riciclare.
Riciclare è molto costoso, infatti il prezzo può
partire da 4.000 e arrivare a 6.000 euro per una quantità pari ad una
tonnellata di batterie esauste. Quindi riciclare non è economico per le proprie
tasche ma fondamentale per la salvezza del pianeta. L’obiettivo è ridurre
notevolmente i costi, se si raggiungesse la soglia dei 1.000 euro sarebbe
fantastico, partendo dal fatto che il litio grezzo puro al 99,5% e pari a quasi
8.000$ tonnellata. smaltimento.roma.it
La bufala
Tutti invocano l’auto elettrica ma naturalmente nessuno si
preoccupa dello smaltimento del litio.
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