giovedì 28 marzo 2019

locazioni-turistiche-10-000-nuovi-posti-letto-in-hotel. Venezia blocca i residenti e piccoli imprenditori


Altro che locazioni turistiche, 10.000 nuovi posti letto in Hotel

Sono circa 16 mila le nuove camere di hotel in Italia (fonte Confindustria Alberghi, Horwhat e Cdp).
Di queste ben 1824 – per un totale di 3648 nuovi posti letto – sono in fase di realizzazione e o già realizzate a Venezia.
In pratica 1 camera nuova ogni 100 abitanti, 1 camera nuova ogni 28 abitanti se consideriamo il solo centro storico.
Numeri che superano di 10 volte quelli di Milano (1 camera nuova ogni 1033 abitanti per un totale di 1.936 nuove camere) e di 4 volte quelli di Firenze (1 nuova camera ogni 400 abitanti per un totale di 953 nuove camere).
Ma questa esplosione di nuovi posti letto a Venezia non è ancora finita, perché sono in dirittura d’arrivo nuove camere.
In pratica, a detta dell’amministrazione, con la delibera del Consiglio Comunale n. 25 del 15 Giugno 2017, si sarebbero bloccate le aperture di nuovi posti letto a Venezia: il tutto con un semplice permesso di costruire.
In realtà, gli unici blocchi ad essere scattati riguardano i residenti e piccoli imprenditori, con l’impossibilità materiale di apertura di nuovi B&B ed affittacamere.
Assistiamo alla paradossale situazione in cui lo stesso Comune che vuole difendere la residenzialità, impedisce agli stessi residenti di aprire le proprie attività ricettive, a favore delle aperture da parte di multinazionali estere.
www.abbav.it/

La bufala
mettere un bagno in un appartamento nel centro storico è un delitto.
Far lavorare un proprietario di casa con l'affitto turistico è un attentato alla residenzialità.
Nessuno sa quanti alloggi pubblici sono chiusi per incapacità ammnistrativa. Gli stipendi del personale non consentono le spese di manutenzione.
L'unica risorsa è creare alberghi che danno cospicui oneri di urbanizzazione, non servono molti controlli rispetto ai piccoli interventi, perché per ogni intervento gigantesco basta un controllo solo.
Garantiscono una pseudo occupazione, perché di fatto chi paga è l'inps che elargisce l'indennità di disoccupazione per i lunghi periodi di chiusura stagionale.

Per fortuna che c’è il reddito di cittadinanza! 

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