Secondo un rapporto del Parlamento, sono stati finora
stanziati 21 miliardi di euro (una cifra paragonabile a quella di una legge
finanziaria). Per concludere il processo di ricostruzione, dovranno essere
trovati nei prossimi anni altri 4 miliardi, portando il costo complessivo del
processo a 25 miliardi. Ergo, bisogna riconoscere che lo sforzo pubblico in
termini economici è stato notevole; naturalmente, se i soldi siano stati spesi
bene è un'altra questione.
A proposito di finanziamenti pubblici, è interessante notare
come una parte consistente dei fondi pubblici della ricostruzione fisica è
stata incamerata da professionisti e aziende abruzzesi – molte delle quali
provenienti da L'Aquila stessa.
Ciò ha probabilmente contribuito in maniera importante a sostenere
l'economia dell'area, già in affanno prima del terremoto. A tal proposito, la
conclusione della ricostruzione fisica determinerà probabilmente uno shock
profondo nell'economia locale – rispetto alla quale, però, non si intravedono
ancora convincenti progetti di rilancio. huffingtonpost.it
Nessun commento:
Posta un commento