Se la ricostruzione procede lentamente c’è il rischio di una
emorragia demografica che può colpire soprattutto i giovani che scelgono spesso
la strada dell’emigrazione”. Lo ha detto l’arcivescovo metropolita dell’Aquila,
il cardinale Giuseppe Petrocchi, in un’intervista a Tv2000 durante lo speciale
sul terremoto che dieci anni fa devastò L’Aquila.
“Gli aquilani – ha aggiunto il card. Petrocchi – sono gente
di montagna. Persone abituate a confrontarsi con un ambiente a volte ostile.
Ogni volta gli aquilani si sono rialzati, il problema oggi è sapere se L’Aquila
sarà una città adeguatamente abitata. E’ commovente il fatto – ha sottolineato
il card. Petrocchi a Tv2000 – che quando vado nei paesi la gente mi avvicina e mi
chiede di riavere la chiesa. È come un bisogno primario. Temiamo purtroppo che
la ricostruzione delle chiese possa procedere con una grave lentezza. E per
quanto riguarda il Duomo stiamo aspettando che vengano avviati i cantieri”. askanews.it/video/2019/04/06
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