l’adesione del Comune di
Cremona al Fondo Immobiliare Eridano, Il Comune per ora sta alla finestra. Il
vicesindaco Roberto Nolli ricorda che gli uffici comunali hanno ricevuto un
mandato ‘esplorativo’.
‘Si tratta innanzitutto
di capire quali immobili si intende valorizzare’, spiega il vicesindaco.
‘Quindi definire quali immobili non sono funzionali al Comune e pertanto
possono essere alienati.
Tecnicamente l’operazione consiste infatti nell’inserimento di
questi beni nell’elenco delle alienazioni.
Ripeto però che prima di
tutto è necessario che l’amministrazione capisca qual’è lo scopo del Fondo:
valorizzare i beni che ha, affittandoli o vendendoli ad un terzo che, operando
sul mercato mondiale, ha maggiori chance di realizzare un utile. E’
appunto questo che gli uffici stanno verificando’.
Il Comune ha già cercato di mettere sul mercato beni prestigiosi
ma ‘pesanti’ da gestire come palazzo Grasselli (valore 5 milioni, bloccato
dalla sovrintendenza) o il vasto comparto dell’ex ospedale di via Radaelli
(finora non inserito nel piano delle alienazioni).
Ma prima di farlo
alienandoli ad un soggetto terzo c’è bisogno di un ‘informazioni chiare e
trasparenti’.
Cremona
oggi.it
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